Palazzo collassato a Miami, si salva grazie alla fidanzata: “Mi ha chiesto di restare da lei”

la fortuna dell'uomo

Doveva far rientro a casa nel palazzo di Surfside, poco prima che crollasse, ma la fidanzata gli ha chiesto di trattenersi più a lungo da lei e così si è salvato

Doveva trovarsi nel suo appartamento su Champlain Towerst South nel momento in cui è collassato provocando decine di morti e dispersi ma solo grazie a poche parole della sua fidanzata non è successo. Si chiama Erick de Moura e deve la sua vita alla sua ragazza la quale lo ha semplicemente convinto a rimanere con lei evitando di fatto che facesse rientro nel suo appartamento dove quasi certamente avrebbe perso la vita. De Moura stesso lo ha raccontato spiegando che Fernanda Figueiredo gli ha “chiesto di rimanere” da lei quando lui si trovava già sulla porta. “Stavo per andarmene” ha spiegato alla Cnn, “e per qualche motivo mi ha chiesto di restare ancora un po’ nella sua casa, nelle vicinanze del mio appartamente”. Lui ha deciso di farlo e questo gli ha permesso di trovarsi ben distante dal palazzo di Sufside, Florida, parzialmente crollato (con un bilancio attuale di 18 morti e 145 dispersi).

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De Moura era a casa della fidanzata la notte del 23 giugno per guardare una partita di calcio della Copa America tra Brasile e Colombia con amici. Dopo la partita si è alzato per tornare a casa ma Figueiredo, in una situazione insolita per un mercoledì sera, non aveva uno dei suoi figli a casa e ha colto l’opportunità per trascorrere del tempo con il fidanzato. “volevo fare una doccia e dormire a casa mia ma lei continuava a insistere perchè rimanessi. E quando mi sono svegliato alle 530 per controllare il mio telefono e impostare la sveglia per i miei appuntamenti ho ricevuto alcune notifiche che mi dicevano che era successo qualcosa”.

“Sono grato di essere vivo ma triste per i morti”

C’era il messaggio di una donna che lavorava nel suo condominio e che gli chiedeva se stesse bene: quando l’ha chiamata gli ha detto che il palazzo era crollato. “Sei mezzo sveglio, mezzo addormentato, e qualcuno ti dice che la tua casa è crollata. Un edificio di Miami. Semplicemente non ci credi”, ha detto. Dal giorno del crollo de Moura si trova in un hotel con altri residenti sfollati. È grato di essere vivo pur spiegando che alcuni dei dispersi sono persone che vedeva tutti i giorni: “c’è molto dolore in questo momento, sono felice di essere vivo ma molto triste”.