Scopriamo la storia del piccolo genio Laurent Simons, 11enne laureato in Fisica che vuole scoprire la ricetta dell’immortalità.
Da tempo conosciuto in Belgio come “Enfant Prodige“, Laurent Simons ha confermato quanto di buono si dice da tempo su di lui ottenendo una laurea in Fisica a soli 11 anni, all’università di Anversa. Nato da padre belga e madre Olandese, il piccolo prodigio ha un quoziente intellettivo di 145 e sembra nato per la carriera accademica. Sin da piccolissimo ha mostrato una grande propensione per l’apprendimento ed a soli 4 anni ha cominciato a frequentare le elementari.
Essendo troppo avanti rispetto agli altri bambini della classe ed in possesso di una curiosità fuori dal comune, Laurent ha completato le elementari in un anno e mezzo ed il percorso della scuola media e del liceo in 2 anni e mezzo, raggiungendo dunque il diploma a soli 8 anni. Concluso il liceo, il piccolo genio ha scelto la facoltà di Ingegneria nella facoltà di Eindhoven ed avrebbe concluso il percorso di studi a soli 9 anni se l’Università glielo avesse consentito. Nonostante, infatti, avesse concluso tutto il percorso di studi, non gli è stato permesso di laurearsi entro la primavera del 2020. Il suo obiettivo, infatti, era quello di ottenere il Guinness World Record come più giovane laureato della storia.
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Laurent Simons, il piccolo genio che punta a scoprire la ricetta dell’immortalità
Infuriato per l’insensato, a suo avviso, ostacolo posto dall’Università, Laurent Simons ha deciso di lasciare gli studi per iscriversi all’Università di Fisica dell’Ateneo di Anversa in Belgio. In poco più di un anno il bimbo prodigio ha completato il percorso di studi ed ha consegnato la tesi, riuscendo ad ottenere la laurea qualche giorno fa con il massimo dei voti e la lode, a soli 11 anni. La Laurea è solo il primo passo della sua carriera accademica, visto che il piccolo ha intenzione di frequentare master e di partecipare ad un dottorato di ricerca.
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La lucidità del suo progetto è tale da risultare disarmante: Laurent ha infatti intenzione di ottenere risultati tali nella creazione di organi da poter allungare la vita di tutti. In una recente intervista è stato lui stesso a dire: “Vorrei inventare organi artificiali che sostituiscano quelli reali. Così anche i miei nonni potranno vivere più a lungo. Il mio obiettivo è l’immortalità, Voglio essere in grado di sostituire quante più parti possibili del copro con parti meccaniche. Ho in mente il percorso per arrivarci. La fisica quantistica è il primo pezzo del puzzle”.