Gesto estremo sulla superstrada, si ferma in un’area di sosta e si spara: ha lasciato una lettera di addio

è un suicidio

Un uomo si è fermato in una piazzola di sosta, ha estratto una pistola regolarmente detenuta e si è sparato alla testa. Che cosa lo ha spinto a compiere il gesto estremo?

Un’arma da fuoco e una lettera sono stati rinvenuti accanto al corpo di un uomo, trovato morto in una piazzola di sosta della Superstrada 36 in direzione sud, verso Lecco. Sono stati alcuni automobilisti a lanciare per primi l’allarme quando, nel transitare all’altezza di Fiumelatte a Varenna si sono accorti di un uomo riverso a terra. Sul posto sono intervenuti per primi i volontari del Soccorso bellanese ed una manciata di minuti dopo sono intervenuti anche ai soccorritori del 118 oltre alle forze dell’ordine. Dai primi riscontri sul cadavere è stata effettuata una ricostruzione dei fatti che lescerebbe ipotizzare al gesto estremo: la vittima, un 52enne milanese, si sarebbe tolto la vita con un colpo di arma da fuoco alla testa.

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La pistola si trovava sotto al cadavere

Inizialmente la pistola utilizzata per il suicidio non si trovava: ma il lavoro degli agenti della scientifica della questura di Lecco, intervenuti insieme agli uomini della Polizia stradale, ha permesso di individuarla sotto al corpo del 52enne, già deceduto quando i soccorritori sono arrivati. Stando ai primi accertamenti l’arma da fuoco sarebbe regolarmente registrata per il tiro a volo. Invece il biglietto recuperato al corpo della vittima sarebbe una lettera di
addio ed il suo contenuto potrebbe dunque consentire di chiarire le ragioni del gesto estremo dell’uomo.