Necroforo: il mestiere di cui nessuno parla

Molti resteranno sorpresi nell’apprendere che il becchino, colui che solitamente cura il trasporto del defunto dal domicilio al luogo fissato per le esequie, viene detto necroforo in gergo tecnico. Un’occupazione prestigiosa che risale addirittura all’antica Grecia. Non a caso, il termine deriva dall’unione di nekròs, traducibile come morto, e phoreus che viene intesa come portatore. Una professione che ha sempre posto in evidenza quelle tradizioni e quei riti legati ad un certo popolo.

Sfortunatamente, oggigiorno, in Italia, non riceve l’attenzione che merita da parte dell’opinione pubblica e corre il rischio di scomparire in tempi brevi. Quello che si osserva è una mancanza di interesse su come avviene la cremazione, tralasciando il fatto che potrebbe rappresentare una nuova prospettiva lavorativa o un ragionevole ampliamento di un business già legato all’organizzazione di riti funebri.

Insomma, una serie di vaste lacune e fake news a cui è possibile porre rimedio tempestivamente. Il primo passo da compiere è fare un’accurata ricerca delle indicazioni presenti sul web. In questa fase, non mancano supporti affidabili come Lastello.it per una piena comprensione delle mansioni svolte dal necroforo. Un lavoro remunerativo ma che richiede al tempo stesso sacrificio, impegno e costanza.

Le mansioni svolte dal necroforo

Il necroforo, tanto come singola persona fisica quanto in veste di ditta specializzata nelle onoranze funebri, è chiamato ad intervenire in situazioni molto delicate e ad offrire un supporto sia fisico che morale ai familiari del defunto. Il necroforo evita qualsiasi tipo di preoccupazione legata agli adempimenti burocratici successivi al decesso, occupandosene, in maniera totale, mediante un gruppo di esperti. Il più delle volte, questi professionisti offrono interi pacchetti ricomprendenti la vestizione del defunto, il portantino funebre, il seppellimento o la cremazione nel rispetto delle richieste avanzate dal cliente. Talvolta, il becchino si occupa degli arredi mortuari oppure dell’affissione dei manifesti funebri, secondo gli spazi messi a disposizione dal comune. Solitamente, la ditta specializzata nelle onoranze funebri illustra le sue capacità e i suoi mezzi al cliente in un incontro conoscitivo che può svolgersi in sede o telematicamente. L’incontro conoscitivo si chiude con la stesura del preventivo che riporta le attività da compiere e i relativi costi a carico degli stretti congiunti.

La formazione del necroforo

Il becchino è un soggetto dotato di competenze tecniche e di approccio, così da poter relazionarsi al meglio con famiglie che vivono momenti di dolore e di grandissima sofferenza. Qualità che si perfezionano soprattutto con il lavoro sul campo ma sono già oggetto di valutazione al termine di un corso per essere poi ammessi allo svolgimento della professione, in caso di esito positivo dell’esame. La durata totale dei corsi può variare da un paio di giorni a diverse settimane, a seconda della consapevolezza raggiunta dagli iscritti. Buona parte di questi corsi è dedicata alle fondamentali soft skills quindi a come intavolare una conversazione in maniera cortese, a come muoversi in maniera lineare senza lasciarsi sopraffare dalle emozioni più intense, a come garantire il riserbo e la privacy dei cari.