18enne non vaccinato gravissimo in terapia intensiva, la madre: “Vorrei tornare indietro nel tempo per vaccinarci”

la mamma è disperata

Un ragazzo di 18 anni sta lottando contro i gravi effetti del Covid e rischia seriamente la vita. La mamma ha confessato che non si è vaccinato dopo averlo deciso insieme a lei

Avrebbe dovuto iniziare il suo ultimo anno di liceo e invece si trova ricoverato in terapia intensiva a combattere contro i gravissimi effetti del Covid sul suo corpo. Si tratta di un 18enne non vaccinato, attaccato ai macchinari in una stanza del Texas Children’s Hospital dove lotta per rimanere in vita. La mamma di Felix Vazquez, Brenda, ha raccontato che il figlio dopo il contagio ha manifestato alcuni sintomi lievi ma in breve tempo la situazione è precipitata dato che si sono rapidamente intensificati. Lo ha portato in ospedale il 9 agosto dopo che ha manifestato seri problemi a respirare autonomamente. “Ho pianto così tanto, non ho nemmeno più lacrime per piangere”, ha detto la donna che lavora nel campo odontoiatrico e che crede di aver contratto il Covid sul lavoro per poi averlo trasmesso a suo figlio. I meici stanno usando un trattamento di ultima istanza noto come ECMO per cercare di salvare il ragazzo: “Gli hanno messo un tubo nel collo, collegato ai polmoni, così da far circolare meglio l’ossigeno”, ha detto la madre sottolineando che il figlio è in sovrappeso, il che lo espone ad un rischio maggiore di gravi conseguenze.

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Aperta una pagina Facebook per raccogliere donazioni per le cure

Poi la donna ha rivelato che il fatto che suo figlio non sia vaccinato deriva da una decisione che hanno preso insieme: “Non mi sentivo a mio agio nel vaccinarci perchè si sentono notizie positive ma anche molte notizie negative a riguardo”. Aggiungendo che se oggi potesse tornare indietro nel tempo avrebbe fatto le cose in modo diverso: “Vedendolo così penso, e si avesse fatto il vaccino?”. “Non lo auguro a nessuno”, ha aggiunto la Vazquez sottolineando che Felix ha un brillante futuro davanti a sè ma che ora devono vivere giorno per giorno combattendo contro il virus. “Mi rimangono solo le preghiere, questa mattina mi sono svegliata alle 4 piangendo”. Nel frattempo è stata creata una pagina Facebook per raccogliere donazioni per le cure e in poche ore sono già stati raggiunti 500 dollari.