“Predatore sessuale”: gravissime accuse all’ex star dell’RnB

La star della musica RnB, R. Kelly, è accusato di aver abusato su alcune ragazze minorenni. Rischia 10 anni di carcere. 

È cominciato nel tribunale di Brooklyn il processo al cantante RnB statunitense R. Kelly, famoso soprattutto per la canzone ‘I believe I can fly’. Il 54enne è accusato di violenza sessuale a opera di minorenni. L’accusa formulata da un pubblico ministero del tribunale di Brooklyn evidenzia come il cantante abbia attirato ragazze e ragazzi con la sua fama, dominando le vittime dal punto di vista fisico, sessuale e psicologico.

Il processo prevede le testimonianze di diverse presunte vittime contro il cantante. Quest’ultimo, dopo l’emergere di tutte queste accuse, è stato costretto a interrompere la sua carriera artistica.

La prima testimone nel processo, Jerhonda Pace, ha affermato di avere avuto 16 anni e di essere vergine al momento dell’invito dell’artista, di cui era fan, nella sua villa: “Mi ha chiesto di togliermi i vestiti e dire a tutti che avevo 19 anni”.

Il cantante R. Kelly accusato di abusi sui minori: “È un predatore sessuale”

Le accuse verso il cantante riguardano un periodo piuttosto lungo, che va dal 1994 al 2018. L’artista si è sempre dichiarato innocente. Oltre alla testimonianza di Jerhonda Pace, a muovere accuse contro il cantante sono state altre cinque donne. Se dovesse essere condannato per tutti i capi di imputazione, la sua pena sarebbe pari a ben dieci anni di carcere.

I pm hanno descritto l’imputato come un “predatore sessuale, un uomo che ha detto bugie e utilizzato manipolazioni, minacce e abusi fisici per dominare le sue vittime ed evitare di prendersi le sue responsabilità per anni”.

Nella sua arringa di apertura nel processo, il legale dell’artista, Nicole Blank Becker, ha detto che le presunte vittime fossero delle groupies con cui l’artista aveva fatto sesso in modo consenziente. Secondo il legale, le donne lo hanno denunciato per cercare di approfittare dei suoi soldi.