La Nasa ha lanciato l’allerta per l’ingresso nell’orbita terrestre di un asteroide di grosse proporzioni: tutto ciò che c’è da sapere.
Tra le varie teorie sulla formazione della Luna (unico satellite della Terra), la più accreditata è quella secondo cui questa si sia generata dall’aggregazione di detriti generatisi dalla collisione tra il nostro Pianeta ed un oggetto spaziale delle dimensioni di Marte chiamato Theia. Sugli impatti degli asteroidi o planetoidi con la terra si basa anche la teoria sul periodo della glaciazione che ha portato alla scomparsa dei dinosauri: l’ipotesi più accreditata è che il cambiamento drastico di clima è stato causato dall’impatto di un asteroide sulla superficie terrestre.
Di contatti di questo tipo tra asteroidi e l’atmosfera terrestre ce ne sono spesso, ma nella maggior parte dei casi le dimensioni degli oggetti spaziali sono piccole e si sgretolano prima di arrivare a toccare la superficie. Ogni tanto ci sono stati casi di asteroidi che sono arrivati fino al suolo, l’ultimo è stato qualche anno fa in Siberia. Tuttavia la grandezza non era tale da causare scompensi né alla Terra né alla regione in cui è caduto.
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La Nasa lancia l’allerta: asteroide entra in orbita terrestre
Il rischio, per quanto remoto, che un asteroide di dimensioni gigantesche venga a contatto con la Terra è dunque concreto. Per questo motivo già da diversi anni la Nasa si occupa di monitorare lo spazio circostante il nostro pianeta per tenere sotto controllo quei corpi celesti che passano in prossimità della terra o la cui parabola di spostamento indica il rischio di un contatto. Nella maggior parte dei casi la traiettoria si modifica prima dell’avvicinamento al pianeta, rendendo innocuo il passaggio.
Nelle scorse ore proprio l’agenzia spaziale americana ha allertato dell’ingresso nell’orbita terrestre di un asteroide di piccole dimensioni. Contestualmente la Nasa ha avvertito che sta tracciando la traiettoria dell’asteroide RJ53 che dovrebbe passare nei pressi della terra il prossimo 9 settembre. Si tratta di un corpo celeste di grandi dimensioni (due volte quelle dell’Empire State Building) che secondo i calcoli dovrebbe passare a 2 milioni di miglia di distanza dal nostro pianeta. Insomma se la traiettoria calcolata dovesse essere esatta, non vi sarà alcun rischio d’impatto.