“Hanno messo droghe nei nostri drink e ci hanno violentate”: la pesante accusa di un gruppo di donne

accuse di un gruppo di donne

Dopo l’accusa di una 22enne si è scatenato un effetto valanga: molte altre donne hanno dichiarato di aver perso i sensi e di essere state stuprate dopo che qualcuno avrebbe drogato i loro drink

Qualcuno avrebbe drogato i loro drink per poi violentarle. È pesantissima l’accusa lanciata da alcune donne che hanno rivelato quanto loro accaduto alcuni anni fa ma anche le conseguenze che l’evento ha avuto sulla loro salute mentale. “Mi ci sono voluti alcuni anni per andare avanti – ha raccontato una delle presunte vittime della violenza sessuale – Ero depressa, con tendenze suicide. Ero infelice, mi ci è voluto un anno intero per tornare in un bar”. La donna, che ha voluto rimanere anonima, ha spiegato che aveva solo 19 anni quando è entrata in un bar di Fullerton, Stati Uniti, nel settembre del 2015. Un’amica di un amico conosceva la sicurezza e questo le ha permesso di accedere. Ma non è la sola che ha raccontato del drammatico episodio. Un’altra ragazza, la 22enne Samantha Velasquez, studentessa universitaria, ha affermato di essere stata drogata con un drink e successivamente violentata. “Ci sono molte donne che si sono fatte avanti dicendo di essere state drogate qui e in seguito aggredite sessualmente fuori dal locale, lei cosa risponde?”, ha chiesto Fox 11 al proprietario del bar il quale ha replicato: “Non lo so, non ho ancora sentito nulla nè visto una vera accusa ad eccezione di quella fatta dalla Velasquez”.

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La studentessa ha spiegato che stava bevendo con amici quando ha incontrato qualcuno che non conosceva. “C’era molta gente e la musica era forta ed è stato allora che ho incontrato due ragazze che mi hanno offerto da bere un drink che un uomo aveva comprato loro. Non ci ho pensato molto e l’ho bevuto”. Poi si sono trasferiti nella zona di ballo per continuare a bere e ballare e da allora la 22enne non ricorda più nulla. “Tutto è diventato nero e la prima cosa che ricordo è di essermi svegliata nel parcheggio di una stazione della metropolitana”. L’altra donna ha raccontato una storia simile, dicendo che un uomo le avrebbe offerto dei bicchierini al bar: “Li abbiamo bevuti e cinque, dieci minuti dopo, siamo svenute. L’ultima cosa che ricordo è che stavo ballando con la mia migliore amica e mi sono ritrovata in un appartamento alle 4 del mattino. Mi sono svegliata e ho visto la mia amica sul divano e qualcuno sopra di lei. Io ero senza mutandine, sono convinta che qualcuno mi abbia stuprata”.

La replica del proprietario del bar

La storia di Velasquez ha creato un effetto valanga e molte donne hanno accusato il bar di non aver fatto nulla per evitare questi episodi. Come riportato da FOX 11 almeno altre tre donne si sarebbero fatte avanti. Il proprietario sostiene, e lo ha deto a FOX 11, che la sua attività venga ingiustamente diffamata e che le accuse secondo le quali il bar promuova una cultura dello stupro siano prive di fondamento. “Ci prendiamo cura dei clienti e controliamo ciò che accade intorno alle auto. Ma se qualcuno passa e fa cadere qualcosa in un drink è questione di un istante e non lo scopriremo mai.”