Che cos’è la Transnistria, l’area da cui proviene lo Sheriff Tiraspol avversaria dell’Inter in Champions

Continua la favola in Champions dello Sheriff Tiraspol, la squadra proveniente dall’unità territoriale autonoma della Transnistria.

Lo Sheriff Tiraspol, squadra calcistica moldava, si è qualificata per la prima volta nella sua storia alla fase finale della Champions League. L’impresa è avvenuta dopo aver eliminato nei turni preliminari nell’ordine il Teuta, lo Alaškert, la Stella Rossa e la Dinamo Zagabria. E per continuare il sogno, nella serata di ieri all’esordio nel girone D di Champions ha sconfitto in casa per 2-0 lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi. La squadra moldava sarà la prossima avversaria di Inter e Real Madrid, in un gruppo che si preannuncia meno scontato del previsto.

Ma da dove proviene lo Sheriff Tiraspol? Come detto, la squadra è di casa a Tiraspol, una città della Moldavia, capoluogo dell’unità territoriale autonoma della Transnistria e de facto capitale di questa zona. La Transnistria è uno stato indipendente de facto non riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU, essendo considerato de iure parte della Repubblica di Moldavia. Questo territorio è governato da un’amministrazione autonoma con sede, appunto, nella città di Tiraspol.

La favola dello Sheriff Tiraspol in Champions League, la squadra moldava dell’unità territoriale autonoma della Transnistria

Lo Sheriff Tiraspol è stato fondato da due ex agenti del KGB nel 1997. La squadra appartiene alla federazione moldava, ma vorrebbe appartenere a quella russa. Infatti, la Transnistria è una piccolissima fascia di terra che sogna di tornare a unirsi alla madre Russia, dopo il crollo ormai lontano dell’Unione Sovietica.

Il giornalista sportivo Cristian Jardan all’AFP ha stroncato lo Sheriff: “La squadra rappresenta un’enclave separatista in cui dilagano corruzione, contrabbando e accordi di economia sommersa, che danneggiano direttamente il bilancio e gli interessi statali della Repubblica di Moldavia”. Ma la Federazione di calcio moldava ha esultato dopo il successo dello Sheriff contro lo Shakhtar, twittando: “eurofantastico!”.

Il paradosso è che la Transnistria ha una sua bandiera, una sua moneta (il rublo transnistro) e un governo che si autodefinisce ‘Soviet Supremo’.

Vladimir Putin tempo fa aveva pronunciato un discorso in tv in cui sostenne la Transnistria. Egli aveva definito tale territorio come simbolo della continua resistenza al nuovo ordine neoliberale, del mondo e dell’Europa.