Un caso raccapricciante arriva da Singapore dove un padre dovrà passare 29 anni in prigione per aver ripetutamente violentato la figlia, costringendo il figlio ad andare a letto con la madre
Un tecnico del suono di 41 anni che ha abusato sessualmente della figlia per 6 anni e ha costretto il figlio adolescente a violentare la madre del ragazzo è stato condannato lunedì a 29 anni di carcere e 24 colpi di bastone. La raccapricciante storia arriva da Singapore ed i pubblici ministeri hanno descritto il caso come “senza precedenti nella sua perversa profanazione di tutti i legami familiari da parte dell’imputato nei confronti dei figli biologici e della loro madre”. L’uomo si è dichiarato colpevole di violenza sessuale aggravata contro un minore, stupro legale aggravato e violenza sessuale. Ma nei suoi confronti sono state rivolte altre 13 accuse per gravi reati sessuali nei confronti dei tre membri della sua famiglia, oltre all’accusa per possesso di 284 film osceni. L’Alta Corte ha accertato che le violenze sulla figlia sono iniziate nel 2013, quando aveva 9 anni. Durante le vacanze scolastiche del 2015 l’ha costretta a praticare sesso orale mentre si trovavano soli a casa mentre nel settembre 2013, quando aveva 13 anni, l’ha violentata nella sua cameretta.
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Lei ha raccontato tutto al fratello maggiore e lui le ha detto di essere coraggiosa ma non ha raccontato a nessuno quanto stesse accadendo, preoccupato di essere picchiato e intenzionato a non rovinare la reputazione della famiglia. La ragazza non lo ha detto a sua madre perché temeva che la donna potesse essere ferita se i suoi genitori avessero litigato. Nel 2018 la madre si è ubriacata addormentandosi: l’uomo ha dunque detto al figlio 15enne, intento a giocare ai videogiochi, di seguirlo in camera da letto e gli ha detto di fare sesso con la madre. Lui inizialmente ha rifiutato ma dopo le insistenze del padre si è trovato costretto a obbedire. Poi ha lasciato la stanza mentre la donna, sotto effetto dell’alcol, non si è resa conto di nulla.
Cosa è stato scoperto nel corso delle indagini
Solo nel 2019 la figlia, dopo aver partecipato ad un incontro sull’educazione sessuale a scuola, si è resa conto che quanto suo padre faceva con lei era profondamente sbagliato. Il 1 novembre del 2019 si è confidata con la zia che l’ha portata a sporgere denuncia alla polizia. Lo stesso giorno (2 novembre) il padre è stato arrestato e nel corso delle indagini sdono emersi anche gli altri reati. Dal canto suo l’uomo ha deto di aver commesso quegli atti poichè pensava che la figlia avrebbe dovuto avere rapporti con lui invece che con altri estranei.