Dovrà passare molti anni in carcere un padre 21enne colpevole di aver aggredito un bimbo lasciandolo con ferite con le quali dovrà convivere per tutta la vita
Sono agghiaccianti i retroscena di un episodio riguardante un bimbo piccolo ed il padre 21enne, recentemente condannato a 9 anni di prigione per avergli provocato ferite definite “catastrofiche” e con le quali dovrà fare i conti con il resto della sua vita. Il drammatico episodio è avvenuto nell’agosto del 2020 ed il colpevole è il 21enne Benjamin Weish, che ha provocato al figlio di 4 mesi danni gravissimi dopo averlo scosso violentemente perchè non smetteva di piangere. Inizialmente non ci si aspettava che il piccolo sopravvivesse dopo la gravissima lesione cerebrale subita in seguito all’attacco del padre: il piccolo ce l’ha fatta ma il danno subito richiederà cure costanti per la sua intera vita. Un vero combattente, anche se come spiegato in sede di processo, il piccolo “non sarà mai in grado di avere una vita normale” e potrebbe avere un’aspettativa di vita ridotta.
LEGGI ANCHE =>> Stupra e picchia una tata 24enne senza motivo: condannato a 12 anni di prigione
Weish e la madre, Elisha Wilson di 21 anni, non hanno fatto nulla per almeno 30 ore, come emerso presso la Manchester Crown Court, e così la lesione cerebrale si è aggravata. Il ragazzo ha ammesso di aver causato intenzionalmente gravi danni fisici al bambino e sia lui che la madre si sono dichiarati colpevoli di crudeltà sui bambini. Il neonato venne portato al Royal Colton Hospital lo scorso 9 agosto: affermarono che non stava bene. I medici notarono subito i numerosi lividi al ginocchio e alle orecchie e grazie a una Tac scoprirono lesioni cerebrali e la rottura del fegato. A quel punto è stato trasferito al Manchester Children’s Hospital ed è stata allertata la polizia. Il 21enne disse di non avere idea di come queste lesioni si fossero verificate arrivando addirittura a sostenere che fossero la conseguenza delle manovre di rianimazione.
Le dure parole del giudice prima della condanna
L’analisi delle sue ricerche web ha però portato alla luce che aveva cercato online “lanciare e scuotere un bimbo può causare danni al cervello” e “cosa succede quando si strangola un bimbo”. A quel punto ha rivelato di averlo fatto perchè il piccolo non smetteva di piangere. Prima di condannarlo il giudice gli ha detto: “Ti sei reso conto di quello che avevi fatto e hai cercato di aiutare tuo figlio e hai provato a fare la RCP. Ciò che è chiaro, tuttavia, dalla tua dichiarazione di colpevolezza è che i tuoi sforzi per aiutare tuo figlio non sono andati oltre. Era gravemente malato dopo l’attacco e aveva bisogno di aiuto urgente e tu non hai fatto altro per 30 ore per aiutare tuo figlio e quando lo hai portato in ospedale hai cercato attivamente di fuorviare medici e infermieri. Eri più preoccupato per te stesso che per lui perché sai che il tuo sfogo violento gli ha causato un grave danno”.