La donna ha detto al suo medico che soffriva di perdita di peso e affaticamento, ma dopo un appuntamento telefonico le è stato detto che aveva un caso di sindrome dell’intestino irritabile
Una madre è morta di cancro all’intestino dopo che, come rivelato dalla famiglia, le è stato negato un appuntamento faccia a faccia con il suo medico di base. Sharan Kullar lo ha contattato diverse volte dopo aver notato strani e improvvisi sintomi che l’avevano colpita tra i quali un forte affaticamento ed una repentina perdita di peso. Ma il medico anzichè chiederla di presentarsi da lui si è limitato ad appuntamenti telefonici attraverso i quali ha effettuato la sua diagnosi, motivando questa decisione con le problematiche legate alla pandemia di Coronavirus, come riportato da Birmingham Live. Alla donna è stata diagnosticata la sindrome dell’intestino irritabile e le sono stati prescritti anche alcuni farmaci anti-ansia. Ma nel suo corpo stava succedendo ben altro.
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La drammatica scoperta dopo la corsa al Pronto Soccorso
La 34enne ha continuato a manifestare le sue preoccupazioni al suo medico in “diverse occasioni” e ha persino detto di temere di avere un cancro all’intestino. La sua famiglia afferma che questa ipotesi è stata immediatamente respinta, poiché a detta del medico Sharan non presentava le “solite” caratteristiche riconducibili a questa malattia. Solo quando i parenti l’hanno incoracciata a recarsi al pronto soccorso che le sue peggiori paure hanno trovato conferma. “La sua frequenza cardiaca era molto alta ed il suo corpo stava perdendo molto sangue”, hanno spiegato i membri della famiglia. “Dopo diversi test è stata informata che sarebbe stata trattenuta per ulteriori accertamenti. Nei giorni successivi è stata sottoposta a due trasfusioni di sangue, diverse scansioni e test e una colonscopia – hanno spiegato – Il 21 dicembre, a Sharan è stato detto che aveva un cancro intestinale al quarto stadio che si era diffuso al fegato e ai polmoni. Il cancro era più preoccupante nel suo fegato a causa del danno che stava provocando e del gonfiore. Tutta sola in ospedale, ha parlato con consulenti e infermieri di cure palliative. A quattro giorni dal Natale, lontana da giorni dai suoi figli, ha chiesto di essere dimessa, determinata a combattere”. Ha preso antidolorifici e il 20 gennaio avrebbe dovuto vedere un oncologo ma purtroppo è morta due giorni prima, quattro settimane dopo aver ricevuto la diagnosi.