Un intero Stato in blackout totale, due centrali elettriche bloccate: “Durerà per giorni”

durerà per giorni

L’intero Libano è al buio a causa di un maxi blackout conseguente all’interruzione della fornitura elettrica, per carenza di combustibile, dei due principali impianti del paese

L’energia elettrica è letteralmente scomparsa da un intero Paese, che in queste ore si trova a fare i conti con un blackout totale che potrebbe durare per molte ore o addirittura giorni. Si tratta del Libano, senza energia elettrica dopo il blocco completo della rete. Il motivo è molto semplice: Al-Zahrani e Deir Ammar, i due principali impianti del Paese, hanno esaurito il combustibile e questo non consente più di erogare energia elettrica. Reuters, citando fonti governative, sottolinea che il problema che riguarda ogni singolo cittadino dello Stato, potrebbe protrarsi per giorni dal momento che la produzione di energia, senza le due importanti centrali è diminuita di 200 megawatt. Occorre inoltre ricordare che il centro di controllo nazionale è andato distrutto a causa della tremenda esplosione avvenuta il 4 agosto 2020 nel porto di Beirut e per questo la compagnia elettrica statale libanese (Electricité du Liban – Edl) sta conducendo alcune manovre per ricostruire manualmente la rete elettrica.

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Sette blackout totali nel solo mese di settembre

Un precedente blackout totale aveva colpito il Paese, nel bel mezzo di una crisi economica tra le peggiori della storia moderna, nel corso del voto di fiducia del Parlamento al nuovo governo guidato da Najib Miqati. Il Parlamento, che da mesi si riunisce provvisoriamente nella sala del teatro Unesco, era rimasto al buio per diversi minuti in seguito all’interruzione della corrente elettrica fornita da generatori. Da mesi il Libano si trova in carenza dei servizi essenziali ed il carburante è uno di questi, problema che va a manifestarsi con le costanti interruzioni elettriche. Nei giorni scorsi Edl ha sottolineato di poter generare,
dall’olio combustibile, meno di 500 megawatt ma già da settembre le riserve hanno iniziato a ridursi drasticamente. Basti pensare che nell’arco di quel solo mese la rete ha subito sette blackout totali. Un accordo firmato con l’Iraq consente al governo di pagare in beni e servizi un milione di tonnellate di olio combustibile pesante all’anno, un modo questo per far fronte alla carenza di liquidità.