Sfrattati dalla casa in affitto dopo 11 anni: “Da settimane viviamo in hotel con i bimbi, è un incubo”

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Una famiglia con un figlio autistico vive da settimane nella piccola stanza di un albergo dopo che l’appartamento nel quale erano in affitto è stato venduto e, a causa dei prezzi elevati, non sono riusciti a trovare una nuova casa

Una famiglia di quattro persone si è ritrovata a dover vivere nella minuscola stanza di un hotel dopo che l’appartamento nel quale vivevano in affitto è stato venduto. Joanna Wilson e Cory Mangen, che vivono con i figli di 4 e 10 anni, hanno ricevuto un avviso di sfratto dal loro padrone di casa dato che il proprietario l’aveva venduta: in quella casa a Bartley Green, Birmingham, avevano trascorso 11 anni e secondo quanto riportato dal Birmingham Mail l’avevano resa propria personalizzandola e arredandola a loro gusto. Ma da un momento con l’altro si sono di fatto trovati per la strada, con solo sei mesi di tempo per trovare una nuova abitazione, impresa non facile considerato l’incremento degli affitti sul mercato privato. Non potendo permettersi nulla, la coppia ha provato a contattare il comune. Gli è stato offerto un alloggio a Wolverhampton e Telford ma dal momento che non guidano hanno dovuto rifiutare le offerte; pertanto è stata assegnata loro una stanza in un hotel dove soggiornano dal 28 settembre, in attesa che la loro domanda di alloggio venga valutata.

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I bambini, uno dei quali ha l’autismo, si trovano ora a dover affrontare viaggi giornalieri in autobus dalle 6 del mattino per spostarsi da Birmingham a Bartley Green e arrivare a scuola in orario. La famiglia sta utilizzando una cucina comune per preparare i pasti e mangiano sui letti della loro minuscola stanza. Tutte le loro cose si trovano in capannoni e garage di proprietà di amici mentre loro vivono di fatto con una valigia a testa. I bambini non hanno più uno spazio per giocare e trascorrono le serate guardando la tv. La famiglia ha detto Joanna, si trova “al limite”, in una situazione davvero difficile e precaria. “Non sappiamo cosa accadrà, a dicembre c’è il compleanno di mio figlio e ovviamente il Natale e rischiamo di trascorrerlo qui. Non posso neanche comprare regali perchè non abbiamo un posto dove metterli e non mi sento al sicuro qui”.

“Ogni mattina ci alziamo alle 4 per arrivare a scuola e al lavoro”

La coppia ha detto di doversi alzare ogni giorno alle 4 e lasciare l’hotel alle 6 per prendere diversi autobus per arrivare a scuola e al lavoro. “I miei bimbi sono esausti, il giorno che siamo arrivati qui hanno pianto senza sosta. Siamo chiusi in questa stanza da settimane, è straziante mi sento priva di un aiuto ora che ne ho più bisogno”. Un portavoce del consiglio comunale di Birmingham ha affermato che è “ben noto” che l’autorità abbia una lunga lista d’attesa per il registro degli alloggi e di non poter commentare i singoli casi per ragioni di privacy ma ha aggiunto che risorse sono state investite per fare in modo che i tempi di attesa di riducano.