Un uomo ha violato il sito di Stonehenge portando con sè e utilizzando un metal detector. Denunciato anche per possesso di esplosivo e di cannabis, rischia grosso
Si è addentrato nel sito protetto di Stonehenge, patrimonio Unesco, con un metal detector e per questo, ma non solo, è stato arrestato. Sono gravi e molteplici le accuse rivolte ad un 30enne, tratto in arresto a Bradford nello Yorkshire occidentale, per quattro reati commessi tra i mesi di agosto e settembre, come affermato dalla polizia del Wiltshire. In seguito è stato rilasciato ma si trova sotto inchiesta per aver danneggiato un monumento protetto: oltre all’utilizzo senza consenso di un metal detector in un luogo protetto, aveva con sè anche esplosivi e per questo ha ricevuto un’accusa per aver provocato un danno ad un sito di interesse archeologico e storico.
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Reati scoperti perchè ha pubblicato tutto sui social
La polizia del West Yorkshire ha anche ammonito l’uomo per possesso di droghe di classe B. La polizia del Wiltshire ha affermato che i reati sono venuti alla luce dopo che il sospettato “ha pubblicato i suoi ritrovamenti e la posizione” sui social media. Ha avviato un’indagine ed è riuscita ad arrestare l’uomo, che possedeva cannabis al momento del suo arresto. Emily Thomas, responsabile per i crimini del patrimonio nel Wiltshire Rural Crime Team, ha dichiarato: “I nostri beni del patrimonio sono protetti da reati penali specifici per prevenire i danni causati da alterazioni non autorizzate e quindi diminuire il godimento dei siti del patrimonio per gli altri”. Al momento non sono stati forniti dettagli su possibili sanzioni per il sospettato.