Il virologo Fabrizio Pregliasco invita alla prudenza per le feste dei prossimi mesi: “Andare cauti con i pranzi numerosi”.
Lo scorso Natale tutta Italia era in zona rossa e molte famiglie hanno dovuto festeggiare in modo sobrio le festività. Quest’anno la situazione è notevolmente migliorata, grazie ai vaccini. Ma il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, invita alla calma.
Queste le sue parole rilasciate in radio a ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1: “I pranzi di Natale numerosi sarebbe meglio rimandarli all’anno prossimo. Meglio fare su Zoom o Skype, come stiamo facendo adesso”.
E sull’obbligo del green pass: “Spero che termini con il mese di dicembre. Se si arrivasse al 90% dei vaccinati potremmo velocizzare la fine delle restrizioni. Se si vaccinassero altri 2 milioni di italiani, speriamo di togliere l’obbligo mascherina al chiuso”.
Il virologo Pregliasco: “Pranzi di Natale numerosi? Meglio fare su Zoom o Skype”
Pregliasco si è espresso anche sulle cure e sul cosiddetto ‘long Covid’: “Si stanno facendo passi in avanti, ma ancora non abbiamo ben chiaro come trattare queste forme, soprattutto di perdita del gusto e dell’olfatto, perché si tratta di un danno neurologico. Vediamo che nell’arco di diversi mesi le cose vanno un po’ a scemare, ma la sofferenza si prolunga per molto tempo. È meglio prevenire. Ancora mancano terapie specifiche per queste forme”.
Infine, la sua opinione sull’aumento dei casi negli ultimi giorni nel Regno Unito: “Spero non sia una nuova variante che si è insinuata, ma che sia solo l’effetto di una temerarietà attuata fin da subito in quel Paese. Noi invece vediamo la luce in fondo al tunnel, ma siamo ancora all’interno del tunnel. A meno che non ci sia una variante nuova, più pesante di Sars-CoV-2 in Inghilterra, io credo che il boom di contagi Covid sia legato a una scelta un po’ più temeraria dell’Inghilterra. E credo che a oggi la situazione attuale nostra faccia vedere un approccio molto più prudente e che ci fa partire bene all’inizio dell’inverno”.