In modo del tutto inaspettato e dopo molti anni di carcere con prove a suo carico ma senza mai ammettere di averlo fatto, un uomo ha confessato l’omicidio della moglie avvenuto nel 1985 spiegando nel dettaglio cosa le ha fatto
Robert Bierenbaum, un ex chirurgo plastico condannato per l’omicidio di sua moglie nel 2000, ha confessato di averla uccisa e di aver gettato il suo corpo da un aereo dopo più di tre decenni nel corso dei quali si è sempre dichiarato innocente. Bierenbaum, un pilota esperto che era stato condannato su prove circostanziali, stava scontando la sua pena detentiva di 20 anni quando ha fatto la confessione agghiacciante durante un’udienza del consiglio per la libertà vigilata nel dicembre 2020. Era la prima volta che ammetteva il crimine da quando sua moglie, Gail Katz, era scomparsa nel 1985. Il suo corpo non è mai stato trovato.
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“Volevo che smettesse di urlarmi contro e l’ho attaccata”, avrebbe detto l’uomo. Che ha poi spiegato di averla strangolata, per poi decollare con l’aereo e, una volta arrivato in quota, aprire il portellone e far volare il corpo della donna nell’oceano. Ha anche detto al consiglio di aver ucciso sua moglie perché era “immaturo” e “non capiva come affrontare la sua rabbia”. La sua ammissione ha scioccato tutte le persone coinvolte nel caso, perché era l’esatta teoria che i pubblici ministeri avevano presentato in tribunale al processo per omicidio di Bierenbaum del 2000. Uno dei pm ha detto di essere rimasto sbalordito: “Ho pensato, santo cielo, mi stai prendendo in giro? – ha rivelato Dan Bibb – Sono rimasto sbalordito perché ho sempre pensato che quel giorno non sarebbe mai arrivato, che avrebbe confessato, si sarebbe assunto la responsabilità di aver ucciso sua moglie”. Bierenbaum resta in carcere. La sua prossima udienza per la libertà vigilata è prevista per novembre.
La macabra storia dell’omicidio
Gail Katz incontrò Bierenbaum nei primi anni ’80: lui era un bellissimo chirurgo, parlava più lingue e aveva una passione per la cucina gourmet, lo sci e il pilotaggio di piccoli aerei. Era conosciuto per aver organizzato romantici appuntamenti proprio a bordo di aerei. La sorella di Katz, Alayne, avvocato dello stato di New York, ha detto che all’inizio la loro storia sembrava magica ma che ben presto Bierenbaum ha iniziato a manifestare strani comportamenti. La donna ha ugualmente deciso di sposarlo pensando che il loro amore sarebbe durato. Il matrimonio è ben presto diventato “tossico” agli occhi di amici e familiari di Gail, fino al punto che la donna non si sentiva più a suo agio in casa. L’uomo è arrivato a soffocarla fino a farle perdere i sensi dopo averla sopresa a fumare sul balcone. Gail è scomparsa il 7 luglio 1985: secondo Bierenbaum lasciò la casa di Manhattan al culime di un litigio ma la sua versione non convinceva nessuno. I giorni si trasformarono in settimane, poi mesi, e ancora non c’era traccia di Gail Katz. Nel frattempo, Bierenbaum trascorreva più tempo negli Hamptons frequentando feste e frequentando altre donne. Alla fine, l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha raccolto il caso ed è andato all’investigatore capo Det. Andy Rosenzweig. Il torso della donna venne trovato a Staten Island nel maggio 1989 e, non essendoci ancora l’esame del Dna, vennero confrontate vecchie radiografie del torace della donna con i resti del corpo, accertando che si trattava proprio della donna. L’uomo nel frattempo ha avuto due relazioni e una figlia, a Las Vegas e in North Dakota, prima che Rosenzweig, tornato a New York e prossimo alla pensione, rispolverasse il cold case per indagare. Solo grazie alle testimonianze di sue ex fidanzate e al fatto che il giorno della scomparsa della donna lui avesse preso un volo il caso è stato portato avanti fino all’incriminazione, nel 2000 per omicidio di secondo grado. Dopo appena cinque ore e mezza di deliberazione, una giuria ha dichiarato Bierenbaum colpevole di omicidio. Ma la confessione non è mai arrivata, fino a oggi.