Catena di solidarietà dal Perù all’Italia: donna cieca per un’infezione torna a vedere dopo 30 anni

ha visto il volto del padre dopo 30 anni

Una donna peruviana colpita quando aveva 8 anni da un’infezione che ne ha pregiudicato la vista è tornata a vedere il viso del padre grazie ad un trapianto di cornea avvenuto in Italia

Tornare a vedere dopo ben 30 anni. L’incredibile vicenda arriva dall’Italia e riguarda le conseguenze di un intervento che ha permesso ad una donna peruviana di 38 anni di vedere di nuovo il volto del padre: tutto grazie ad un trapianto di cornea effettuato dagli esperti dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli su Nora Vanesa Acosta Guerra, nata a Lima, in Perù e rimasta senza vita all’età di 8 anni a causa di una grave infezione. Un vero e proprio emozionante asse umanitario, quello che ha unito il Perù all’Italia permettendo alla donna di riacquistare la vista e superare lo stato di cecità con il quale conviveva da tre decadi. Se trattata per tempo l’infezione oculae sarebbe probabilmente stata scofitta ma a causa della precarietà, a suo tempo, del servizio sanitario, è degenerata rovinando la cornea della bambina. La pandemia di Covid-19 ci ha messo del suo rendendo praticamente impossibile un intervento di questo tipo nel Paese.

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Da qui l’avvio di una catena di solidarietà originatasi grazie ad una rete di medici che ha permesso alla donna di raggiungere l’Italia per sottoporsi all’intervento chirurgico, avvenuto nel reparto di oculistica diretto da Mario Sbordone. Antonio d’Amore, direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord ha commentato: “Per noi che lavoriamo per il Sistema Sanitario Pubblico ciò che conta è il benessere del paziente, a prescindere dalla nazionalità, dalla condizione di provenienza e dalla tipologia di malattia. Episodi come questi ci ricordano la Missione che è alla base della scelta della professione medica e ci evidenziano quanto sia prezioso per tutti noi il Sistema Sanitario Nazionale”.

La catena di solidarietà è partita grazie ad una rete di medici

Il medico ha inoltre ricordato che la sanità pubblica “è un bene che ciascuno di noi deve tutelare con la massima attenzione”. L’intervento è andato come previsto e dopo appena 24 ore la 38enne è stata dimessa, rivedendo per la prima volta in 30 anni il viso del padre. Ad eseguire il trapianto di cornea è stato, insieme alla sua equipe, Mario Sbordone, presso il reparto di oculistica del Santa Maria delle Grazie.