Christiane K avrebbe strangolato e soffocato i suoi cinque figli più piccoli in un appartamento di Solingen in Germania dopo aver visto una foto del marito con la nuova compagna
I fatti risalgono a pochi mesi fa: il 3 settembre del 2020 in un appartamento a Solingen, in Germania, una donna avrebbe compiuto un omcidio plurimo uccidendo cinque dei suoi sei figli in un attacco che si ritiene possa essere scaturito da rabbia e gelosia. Christiane K avrebbe strangolato e soffocato i suoi figli più piccoli per poi avvolgere i loro corpi in asciugamani e posizionarli sui loro letti. Il tribunale distrettuale di Wuppertal ha sottolineato che prima di annegarli nella vasca da bagno o soffocarli a mani nude la donna avrebbe drogato Melina, Leonie, Sophie, Timo e Luca di uno, due, tre, sei e otto anni. Solo il figlio 11enne sarebbe scampato alla strage compiuta dalla madre 27enne solo perchè in quel momento si trovava lontano da casa. Gli investigatori ritengono che la donna abbia agito dopo aver visto la foto del marito con una nuova partner al suo fianco. A quel punto gli ha mandato un messaggio per dirgli che non avrebbe più rivisto i suoi figli e infine ha agito.
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La nonna si occuperà dell’unico figlio sopravvissuto
Poi la 27enne si è gettata sotto a un treno nella stazione centrale di Dusseldorf ma è sopravvissuta al tentato suicidio. Gli esperti psichiatrici e psicologici nominati dalla corte non hanno trovato prove che lei avesse un grave disturbo mentale in quel momento. Inizialmente avrebbe affermato che uno sconosciuto avrebbe fatto irruzione nella sua casa ammanettandola e costringendola a scrivere quei messaggi al marito prima di uccidere i suoi figli. Nel corso dei venti giorni di processo sono stati ascoltati oltre 40 testimoni prima che Christiane K fosse giudicata colpevole e condannata all’ergastolo. Il figlio scampato alla tragedia sarà affidato alle cure della nonna.