Un uomo intento a passeggiare in spiaggia con la moglie ha notato quello che sembrava essere un peluche: si trattava di un pinguino che aveva percorso 3000 km
Quando lo hanno notato sulla costa della Nuova Zelanda, immobile e sperduto, sembrava quasi un peluche ma si trattava in realtà di un pinguino “eroe” che, completamente da solo, era riuscito a percorrere almeno 3000 chilometri. Ebbene si perchè è stata questa la distanza stimata dagli esperti dall’habitato naturale del mammifero trovato da Harry Singh in un luogo completamente diverso da quello nel quale ci si aspetterebbe di avvistare un pinguino della specie Adelia, ovvero l’Antartide. I residenti che incuriositi sono andati a vedere il pinguino sulla spiaggia di Birdlings Flat, che si trova appena a sud dalla città di Christchurch, lo hanno ribattezzato Pingu: Harry, la prima persona a trovarlo, stava camminando con la miglie sulla spiaggia dopo una normale giornata di lavoro. Interpellato dalla BBC ha spiegato: “All’inizio ho pensato che fosse un peluche, improvvisamente ha mosso la testa, quindi ho capito che era reale. Non si e’ mosso per un’ora e sembrava esausto”. Singh ha deciso di mettersi in contatto con Thomas Stracke, esperto impegnato nella salvaguardia dei pinguini nell’isola del Sud della Nuova Zelanda da almeno dieci anni. Questo per il timore che il mammifero esausto potesse diventare un facile bersaglio per potenziali prede.
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È il terzo caso dal 1962 ad oggi
In questo modo Pingu è stato tratto in salvo e sono stati subito effettuati esami che hanno evidenziato le sue precarie condizioni di salute: era infatti disidratato e sottopeso. Ma grazie ad un’immediata somministrazione, utilizzando un tubo di alimentazione, di fluidi e cibi, Pingu si è rimesso in sesto ed entro breve potrà essere liberato. Verrà rilasciato, come disposto dalle autorità locali, su una spiaggia sicura sulla penisola di Banks, dove non sono presenti cani. Il caso non è unico ma molto raro: vi sono infatti solo due precedenti, due episodi segnalati rispettivamente nel 1962 e nel 1993 di pinguini di Adelia che hanno raggiunto la costa della Nuova Zelanda allontanandosi così tanto dall’Antartide. Per gli esperti questo comportamento può essere un segnale di possibili cambiamenti nell’oceano dal punto di vista dell’ecosistema marino.