Dibattito sul rientro a scuola, De Luca duro: “Governo perde tempo. Se la situazione peggiora, farò da solo”

Il governatore campano, Vincenzo De Luca, all’attacco sul rientro in classe. Il governo intanto è contrario allo slittamento sulle riaperture.

La riapertura delle scuole dovrebbe avvenire il 10 gennaio per tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Questo è ciò che emerge da fonti governative alle agenzie di stampa. Su questo tema si sta aprendo un duro dibattito fra i vari governatori delle regioni, a causa del forte aumento di casi Covid nelle ultime settimane.

Molto duro il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Queste le sue parole: “Il governo perde tempo. Ritengo utile ritardare di due-tre settimane il rientro in classe, per sviluppare una campagna di vaccinazione vasta per la popolazione studentesca. Se la situazione diventerà drammatica, farò da solo”.

E ancora in un’intervista a ‘La Stampa’: “Si è perso del tempo prezioso senza prendere decisioni nette, seguendo la linea delle mezze misure. Componenti interne al governo impediscono scelte nette, efficaci e in tempo utile”.

De Luca sul rientro in classe: “Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio”

De Luca è apparso anche contrario alle discriminazioni fra studenti vaccinati e non vaccinati: “In relazione alla riapertura delle scuole, sento circolare l’ipotesi di tenere a casa i bambini non vaccinati. Mi sembrerebbe una misura tanto odiosa e discriminatoria, quanto ingestibile. Credo che si debbano prendere misure semplici ed equilibrate, con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre. Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio, che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta, e di sviluppare la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca. Non sarebbe una misura ideale, ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico”.

D’accordo con De Luca è apparso anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’: “Tifiamo tutti per la ripartenza il 10 gennaio, ma se ce lo consigliassero gli scienziati, non sarebbe una tragedia rinviare all’inizio di febbraio. Ci vuole l’onestà intellettuale di avvisare i cittadini se i dati epidemiologici dovessero peggiorare, l’ipotesi dello slittamento della data del ritorno in classe è sul tavolo. Inoltre, sarebbe opportuno valutare l’introduzione dell’auto-monitoraggio a scuola, che consiste nel consegnare a tutti gli studenti, una o due volte alla settimana, un kit per il test fai da te. In questo modo riusciremmo a intercettare i positivi prima che il contagio dilaghi”.