Per 18 mesi chiede un rimborso da 140 euro a Ryanair ma il prelievo è corretto: il motivo imbarazzante

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Per mesi una passeggera Ryanair ha pensato che le fossero state erroneamente addebitate 115 sterline per una bottiglia di prosecco da 7 euro su un volo per il Portogallo e ha trascorso un anno e mezzo cercando di ottenere un rimborso prima di rendersi conto di aver commesso un madornale errore

È mortificata e per certi versi imbarazzata Dawn Paisley Mills, una madre di cinque figli che vive a Toxteth, nel Regno Unito e che durante un volo per il Portogallo effettuato il 1 luglio 2020 e decollato da Liverpool acquistò, a bordo, una bottiglia di Prosecco da 7 euro. O almeno è quello che pensava: la bottiglia doveva essere un piccolo regalo per il suo fidanzato ma quando è arrivata a destinazione, come riferito dal Liverpool Echo, ha notato un addebito di ben 115 sterline da Ryanair sul suo estratto conto rimanendo scioccata. Dawn ha così trascorso i successivi 18 mesi inviando numerosi reclami e richieste di rimborso alla compagnia aerea, prima di fare la ‘scoperta imbarazzante’. Le 115 sterline le erano effettivamente state addebitate ma si trattava del costo per il suo volo di ritorno a Manchester sei giorni dopo l’arrivo in Portogallo e non certo il prezzo della bottiglia di Prosecco.

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Il bizzarro racconto della passeggera imbarazzata

Di solito non compro nulla sui voli ma una coppia seduta accanto a me aveva acquistato la bottiglia ed era piuttosto carina e non grande, quindi facilmente trasportabile”, ha raccontato a donna. “Così ho chiamato la hostess per acquistarla anche io, volevo pagare in contanti ma mi hanno detto che accettavano solo carte e ho dunque pagato in questo modo. Poi mi sono filmata con la bottiglia di vino per postare il video su Facebook e far sapere ai miei amici che ero sul volo”. “Sono tornata a casa cinque giorni dopo ed entrando nel mio conto ho visto l’addebito, ho subito chiesto alla banca un rimborso ma loro mi hanno detto di fornire tutte le prove, così ho inviato documenti e le mie foto”. Dawn ha detto di aver fatto molti tentativi per ottenere un rimborso, ma ha faticato a ottenere una risposta dal sistema di assistenza clienti automatizzato e così la vicenda si è protratta a lungo. Fino a mercoledì 6 gennaio quando Dawn ha effettivamente scoperto la verità su quel pagamento. La donna ha aggiunto che la confusione è nata dal fatto che il pagamento per la bottiglia di vino non era apparso sul suo estratto conto: il che, ironia della sorte, potrebbe significare che la macchina per le carte sul volo era difettosa e che dunque avrebbe ricevuto la bottiglia gratuitamente.