Peste suina, cresce la zona infetta in Italia: 114 comuni interessati tra Piemonte e Liguria

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Cresce la preoccupazione per i casi di peste suina Africana in Italia con quattro cinghiali già trovati morti per il virus e 114 paesi inseriti nella ‘zona infetta’ dal Ministero della Salute

A parlare della situazione in Piemonte relativa alla diffusione della Peste Suina Africana è stato nelle scorse ore l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi spiegando che la “vigilanza sulle misure di biosicurezza nel settore domestico, con particolare riguardo a tutte le operazioni di trasporto e di movimentazione degli animali, di mangimi, prodotti e persone è stata innalzata al livello massimo di allerta”. Questo mentre il Ministero della Salute ha inserito nella ‘zona infetta’ 114 comuni, 78 dei quali (tutti in provincia di Alessandria) in Piemonte ed i restanti 36 in Liguria. La zona potenzialmente a rischio dunque si è andata allargando dopo i casi confermati, quattro i cinghiali già trovati morti a causa del virus, con il Ministero che ha agito facendo riferimento alle indicazioni fornite, a tal riguardo, dalla Commissione Europea.

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La comunicazione è arrivata nelle scorse ore dalla Regione Piemonte con un comunicato a firma Icardi nel quale si sottolinea: “In attesa dell’ordinanza del Ministero che definirà le misure straordinarie per limitare la diffusione della malattia l’Asl di Alessandria sta chiedendo ai sindaci dei Comuni interessati di vietare sul loro territorio l’esercizio venatorio a tutte le specie, rafforzando il più possibile la sorveglianza nei confronti dei cinghiali e dei suini da allevamento”. L’assessore ha infine aggiunto: “Questa settimana incontreremo le Organizzazioni sindacali agricole per fare il punto sugli sviluppi della situazione sanitaria. Serve la collaborazione di tutti gli operatori del settore per offrire la massima protezione alla filiera produttiva del comparto suinicolo”.

L’elenco dei 78 comuni in provincia di Alessandria interessati

Di seguito tutti i comuni interessati. Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto d’Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant’Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata d’Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano d’Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone e Fabbrica Curone.