Una coppia di genitori sono stati incarcerati per aver provocato la morte di una bambina di 9 giorni e dovranno scontare complessivamente 18 anni dietro le sbarre
La piccola Ava Grace Nolan è stata trovata dai paramedici priva di sensi nella sua casa di Nelson, Lancs ed è stata successivamente dichiarata morta al Royal Blackburn Hospital. Un esame post mortem ha portato alla luce la drammatica verità: la piccola è deceduta per un catastrofico trauma cranico causato molto probabilmente da uno scuotimento violento. Ma non solo perchè il medico legale ha riscontrato una lesione cerebrale separata ed una gamba rotta, danni che si ritiene abbia subìto nei giorni antecedenti la sua morte. I suoi genitori, la 31enne Sophie Nash e Daniel Nolan di 30 anni si sono incolpati a vicenda per le ferite riportate dalla figlia nella sua brevissima vita.
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La vicenda risale all’agosto del 2017 e nelle ultime ore, dopo un lungo processo nel corso del quale ogni prova o indizio è stato attentamente esaminato, una giuria ha giudicato entrambi colpevoli di aver causato o permesso la morte di un bambino. La sentenza è arrivata nell’aula della Preston Crown Court: Nolan è stato condannato a dieci anni per aver causato o permesso la morte di Ava mentre Nash ne dovrà scontare otto; entrambi sono anche stati condannati a tre anni per danni cerebrali, 18 mesi per il femore fratturato e 12 mesi per crudeltà verso un bambino, tutte condanne da scontare contemporaneamente. Nolan è stata anche giudicato colpevole di aver provocato gravi lesioni fisiche a un bambino, relativamente alle ferite subite dalla piccola nei giorni antecedenti la sua. Accusa per la quale anche Nash è stata ritenuta colpevole. Il pm ha dichiarato alla giuria: “Non possiamo sapere chi dei due abbia effettivamente inflitto ogni specifica ferita tuttavia è certo che nessun altro se non loro avrebbe potuto farlo”.
La storia dei primi giorni di vita della piccola
La piccola è venuta al mondo l’8 agosto 2017 in forma ed in salute ma nei giorni successivi le ostetriche non sono riuscite ad avere un contatto con i genitori: solo nei giorni seguenti ci sono riuscite notando una leggera sfumatura gialla sul corpicino della bimba, che avrebbe potuto essere indicativa di ittero. Il 15, poco dopo le 17, un agente di polizia ha condotto un controllo del benessere dopo essere stato contattato dalle ostetriche preoccupate e ancora una volta sembrava tutto a posto anche se è stato notato che la piccola Ava si stava lamentando. Più tardi Nolan ha chiamato il Burnley Birthing Center dicendo che Ava non si sentiva bene e che “il suo respiro non era corretto”. Quando i paramedici sono arrivati la piccola non rispondeva e ha smesso di respirare senza più riprendersi nonostante i numerosi tentativi di rianimarla in ambulanza e in ospedale.