È impressionante il numero di polli che le autorità dovranno abbattere urgentemente dopo aver scoperto, in una fattoria olandese, un focolaio altamente contagioso di influenza aviaria
Mentre l’uomo continua a fare i conti con la pandemia di Covid, l’influenza aviaria sta mettendo in ginocchio il mondo degli allevamenti di volatili. Anche l’Italia ha riscontrato diversi casi in particolar modo nei cinghiali mentre di recente, in una fattoria olandese, è stato scoperto un focolaio di un ceppo di aviaria altamente contagioso in un allevamento di polli e, come confermato dalle autorità sanitarie e riportato dal ministero dell’Agricoltura in una nota, ben 160mila di loro dovranno essere abbattuti. Non ci sono altri allevamenti di pollame nelle immediate vicinanze ma a quelli ubicati entro un raggio di dieci chilometri è stato imposto il divieto assoluto di trasporto di pollame, uova e rifiuti di pollame per prevenire la diffusione del virus H5N1, ha affermato il ministero. Centinaia di migliaia di polli, anatre, tacchini e dozzine di uccelli selvatici sono stati abbattuti nei Paesi Bassi dall’inizio dei focolai della malattia nel 2021.
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Pochi giorni fa abbattuti 200mila pulcini
Solo una settimana fa è stato reso noto che per arginare la diffusione del virus erano stati abbattuti 200mila pulcini in due fattorie nelle quali è stata rilevata la sua presenza. L’episodio è accaduto vicino ad Alkmaar a nord di Amsterdam e a Willemstad, a sud della città olandese. “Nei due casi si tratta con grande probabilità della variante H5, altamente contagiosa”, ha riferito il ministero olandese dell’Agricoltura. Sono decine le proprietà agricole colpite con centinaia di migliaia di volatili abbattuti dagli agenti dell’Autorità nazionale di sicurezza alimentare (Nfsa).