Soffoca a morte i fratellini per “liberarli da Satana e dall’inferno”: 17enne condannato a 100 anni di carcere

50 anni di prigione per ogni omicidio
Nickalas Kedrowitz è stato dichiarato colpevole di due accuse di omicidio per la morte della sorella di 2 anni e del fratellastro di 11 mesi. Dovrà scontare un secolo in prigione

Un 17enne di Osgood, nello stato americano dell’Indiana, è stato condannato a 100 anni di carcere per la morte dei suoi due fratelli. Nel 2021 il giovane Nickalas KEdrowitz è stato dichiarato colpevole di due capi di imputazione per omicidio per la morte della sorellina Desiree McCartney di 2 anni e del fratellastro di 11 mesi Nathaniel Ritz. Entrambi i bambini sono stati soffocati dall’adolescente nella casa di famiglia in due episodi separati. Desiree è morta il 6 maggio 2017 al Cincinnati Children’s Hospital e Nathaniel è deceduto 81 giorni dopo, il 21 luglio 2017. Nel corso delle indagini è emerso che Kedrowitz aveva ucciso un gattino e con questa informazione alla mano, fornita agli agenti dalla madre del ragazzo, la polizia ha iniziato ad indagare su di lui. Un altro membro della famiglia ha affermato che in alcuni momenti il carattere dell’adolescente era paragonabile a quello dell’incredibile Hulk, instabile e tendenzialmente violento. Kedrowitz, che aveva 13 anni al momento degli omicidi, ha in seguito confessato il duplice omicidio spiegando di aver soffocato i bambini e dicendo agli investigatori di aver agito per “liberarli da questo inferno e da Satana con l’aiuto di un angelo”. In tribunale la difesa ha puntato sull’infermità mentale ma non è bastato: l’arresto del giovane è avvenuto nell’agosto del 2018 con prove inconfutabili alla mano di omicidi compiuti mettendo un asciugamano e una coperta sulla testa dei bimbi. Durante una valutazione psicologica ha raccontato di aver sognato i fratellini dopo averli uccidi e di averli salvati “dalle catene di fuoco”.

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La madre dell’adolescente ha cercato di difenderlo

Christina McCartney, madre di Ketrowitz, ha difeso il figlio dicendo che stava cercando di salvarlo da un patrigno violento. “Ha visto che era cattivo con i bambini, li spingeva a terra di proposito o li rinchiudeva in camera da letto per farli tacere”, ha spiegato la donna secondo la quale dietro gli omicidi commessi dal giovane ci sarebbe proprio il patrigno. Ma solo Kedrowitz è stato arrestato e martedì in tribunale il giudice lo ha condannato a 50 anni di prigione per ogni omicidio, da scontare consecutivamente. Dopo la sentenza il procuratore della contea di Ripley, Ric Hertel, ha sottolineato che le uccisioni erano state premeditate e calcolate affermando che la dura punizione sia dunque giustificata. “Stiamo parlando di mesi di distanza tra un omicidio e l’altro, dunque pensiamo che la seconda parte della sentenza sia giustificata”.