Ad un padre 38enne è stato diagnosticato un cancro alle ossa dopo aver chiesto assistenza medica per quello che inizialmente pensava fosse uno stiramento muscolare alla gamba. È tragicamente deceduto sette mesi dopo
Pensare di essersi procurato un banale stiramento muscolare e scoprire invece di avere un cancro allo stadio avanzato. È drammatico quanto accaduto a Jack Dawson, giovane padre 38enne che si è recato dal medico per quello che pensava fosse un semplice fastidio ad un muscolo della gamba. Ma in ospedale, dopo alcuni esami, è arrivato un verdetto orribile: si trattava di cancro alle ossa, un tumore che non gli ha lasciato scampo portandoselo via in soli sette mesi. “È venuto fuori dal nulla e ha scosso tutti – ha raccontato il migliore amico del 38enne Jack Purcell – Jack era un uomo atletico ed estroverso, in forma e in salute, con una personalità forte, non lo dimenticheremo mai”.
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Jack era molto conosciuto nella comunità del rugby di tutto il Galles meridionale e si era trasferito a Swansea per frequentare l’università. In molti, tra i quali l’ex capitano di rugby del Galles Ryan Jones, hanno voluto tributargli un omaggio e partecipare alla raccolta fondi per sostenere la giovane famiglia del 38enne; il denaro verrà impiegato anche per acquistare una panchina commemorativa che si affaccerà su una delle sue spiagge preferite a Swansea. Il denaro rimanente andrà interamente alla compagna Alice e ai loro figli piccoli, Evie, Annabel e George di sei, quattro anni e 20 mesi. Ad oggi sono state raccolte quasi 17mila sterline.
Lanciata una raccolta fondi per sostenere la famiglia del 38enne
“Ha davvero abbracciato la vita e viaggiato molto, ha conosciuto persone da tutto il mondo dopo aver vissuto per diversi anni in Australia prima di tornare nel Galles del Sud con Alice”, ha aggiunto Purcell. “La cosa travolgente per noi è stata ricevere messaggi da persone che ha conosciuto negli anni in Australia, Canada, America e Hong Kong le quali ci hanno parlato dell’impatto che Jack ha avuto su di loro ed esprimendo la loro intenzione di dare una mano. Ha lasciato un segno indelebile sulle persone”. Jack viene ricordato come un papà incredibile, molto competitivo sul campo da rugby ma gentile e generoso nella vita e questo si rifletteva nei suoi figli e nel modo in cui si prendeva cura di loro.