Svolta nella morte di un’intera famiglia composta da mamma, papà, bimba di un anno ed il cane i cui corpi sono stati trovati su un sentiero della California. Spunta il messaggio di aiuto inviato in quei drammatici momenti
A distanza di alcuni mesi da un quadruplo decesso che ha sconvolto un intero Paese vi è forse una svolta sulle ragioni che hanno portato alla loro morte, avvenuta su un sentiero montano nello stato americano della California. Marito e moglie hanno qui perso la vita insieme alla figlioletta di un anno e al loro cane Oski in circostanze inizialmente ritenute misteriose tanto da portare le forze dell’ordine ad avanzare una diversificata serie di ipotesi. John Gerrish 45 anni, la moglie Elen Chung 31 anni e la piccola Miju si erano incamminati lungo lo Hites Cove Trail, zona di Devil’s Gulch, nella Sierra National Forest: esperti di trekking avevano già affrontato in passato percorsi simili. Amavano la vita all’aria aperta e anche il 16 agosto avevano deciso di regalarsi una giornata a tu per tu con la natura ma qualcosa è andato storto. Il primo a lanciare i soccorsi, non vedendoli tornare alla loro auto, è stato un amico che ha chiesto aiuto avviando così una massiccia operazione di ricerca terminata il giorno seguente quando i loro corpi sono stati trovati su una collina.
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Le autorità, nel formulare ipotesi, hanno avanzato la possibilità che fossero morti per avvelenamento da un’alga tossica che si trova anche in alcuni laghetti della zona. Ma alcuni esperti hanno spiegato che questo era estremamente improbabile. Altra ipotesi presa in esame è stata quella di avvelenamento per esalazioni di monossido proveniente da una miniera, che però si trovava ad oltre tre miglia dal luogo del ritrovamento dei corpi. O ancora che i Gerrish avesseo ingerito qualcosa di velenoso, oppure che fossero stati morsi da un serpente. Infine è stato valutato anche il possibile colpo di calore: ebbene, negli ultimi giorni è stato reso noto l’ultimo messaggio che la coppia ha inviato nel disperato tentativo di chiedere aiuto e, a quanto pare, sarebbe stato proprio il troppo caldo a provocare la morte di tutta la famiglia. L’ufficio dello sceriffo della contea di Mariposa ha rilasciato il contenuto del messaggio estratto dal telefonino di Jonathan dopo mesi di lavoro con una squadra forense dell’FBI.
La ricostruzione dei loro ultimi movimenti prima del decesso
In un messaggio inviato poco prima di mezzogiorno del 15 agosto a una persona il cui nome non è stato rilasciato si legge: “Puoi aiutarci? Niente acqua o riscaldamento eccessivo con il bambino”. Ma il messaggio non è mai arrivato a destinazione a causa del pessimo servizio di telefonia mobile nella zona. E così le successive cinque telefonate a varie persone. Lo scorso autunno gli investigatori hanno concluso che la famiglia fosse morta per un colpo di calore estremo (le temperature quel giorno raggiunsero i 109 gradi Fahreneit e la famiglia era rimasta senz’acqua e senza un riparo in ombra). La famiglia aveva camminato per 6,4 miglia con il bambino in un marsupio tipo zaino. Erano a 1,6 miglia di distanza dalla loro macchina.