“Volevo fare come Lapo Elkann”. 35enne finge rapimento e sequestro ma viene scoperto

richiesta riscatto ai genitori

Ha finto di essere stato rapito e sequestrato ma i carabinieri lo hanno scoperto e denunciato con altri due amici per simulazioni di reato. Alle autorità ha detto di aver inscenato il tutto come fatto da “Lapo a New York”.

“Volevo fare come Lapo a New York”. Questo è quanto rivelato da un uomo ai Carabinieri che hanno portato alla luce il suo piano per estorcere denaro ai genitori che lui avrebbe dovuto utilizzare per saldarde un debito di droga. Mettendo in piedi con l’aiuto di due amici un finto sequestro allo scopo di spingere la madre ed il padre a pagare un ricatto di 1500 euro. L’autore del folle gesto è un 35enne di Seregno, in provincia di Monza e Brianza, che i militari hanno denunciato per simulazione di reato per aver finto di essere stato rapito e sequestrato da due personaggi “pericolosi”. Ai genitori terrorizzati ha infatti fatto arrivare il seguente messaggio: “Mamma, papà, aiutatemi, due calabresi mi hanno preso in ostaggio, vogliono i soldi”.

Carabinieri Calabria Castrovillari

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I genitori hanno contattato i militari: il 35enne fermato mentre camminava da solo

I genitori sessantennni, consapevoli della sua tossicodipendenza e immaginando che avesse un debito non saldato con fornitori di droga, hanno immediatamente contattato i carabinieri mentre uno dei complici inviava loro un altro messaggio dicendo, telefonicamente: “Se volete rivedere vostro figlio intero dovete pagare”. Nel corso di diverse telefonate è stato ripetutamente chiesto loro un finto riscatto e, coordinati dai militari, la coppia è stata al gioco predisponendo lo scambio di denaro, organizzato per la serata del 21 febbraio. I militari hanno seguito la madre ed il padre del 35enne, incrociandolo per strada mentre camminava da solo. A quel punto lo hanno fermato chiedendogli dove fossero i presunti rapitori ma lui non ha risposto. Non c’è voluto molto prima che li individuassero, a bordo di un’auto: ma il 38enne di origini partenopee ed il 49enne briianzolo, entrambe con precedenti, non erano rapitori bensì complici della messinscena. Per tutti è scattata l’immediata denuncia.