Alberto Matano si racconta: “Sposare il mio compagno? Lo decideremo. Forse è tardi per diventare genitori”

Il conduttore de ‘La vita in diretta’ ha raccontato alcuni particolari privati, accennando anche al desiderio di sposare il compagno di vita.

Nel corso di un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Alberto Matano si è espresso a tutto tondo su alcuni argomenti, parlando anche della sua vita privata.

Dopo aver fatto coming out qualche mese fa, il conduttore de ‘La vita in diretta’ ha parlato della relazione con il suo compagno e dell’intenzione di volersi sposare in futuro. Queste le sue parole a riguardo: “Se con il mio compagno decideremo di sposarci, allora lo annunceremo e condivideremo la nostra gioia con tutti. Magari senza far passare troppo tempo. Forse è tardi per diventare genitori: si è fatta ‘una certa’ per i figli…”.

Questa la sua opinione sui diritti civili: “Sono sempre coerente con me stesso, sia che si tratti di difendere dei diritti civili o di portare avanti piccole lotte personali. Non sempre certe ferite hanno a che vedere con la sfera sessuale. Io ero un ragazzino molto minuto, questo mi esponeva e da piccolo certi attacchi diventano un magma indistinto… Ritengo sia giusto e sano proteggere i propri sentimenti. E poi le etichette mi sono sempre andate strette. Nel corso della mia vita non ho avuto confini nella mia affettività. E l’ultimo Sanremo ci ha dato una lezione: non ci sono categorie dove esiste amore”.

La confessione di Alberto Matano: “Se con il mio compagno decideremo di sposarci, allora lo annunceremo e condivideremo la nostra gioia con tutti”

Alberto Matano ha parlato della sua carriera giornalistica: “Sono il tipico professionista cresciuto dentro a un’azienda, ho cominciato da stagista. Poi al Tg1 è arrivato Mario Orfeo che mi ha affidato, dopo quella delle 13.30, la conduzione del tg delle 20. Al telegiornale avevo una struttura alle spalle. Con ‘La vita in diretta’ sono uscito allo scoperto: o andava malissimo o benissimo. Per fortuna è accaduta la seconda cosa”.

Sul programma che conduce: “Ogni giorno va in onda una creatura che ho cresciuto con cura. Sento la responsabilità di un programma storico, di cui però ho modificato il racconto”.

Infine: “Un programma come ‘La vita in diretta’ va avanti con la forza dei numeri. In 25 anni di Rai posso dire di non aver mai visto una persona di talento rimanere indietro: è come stare in autostrada, io sono entrato con la mia ‘Smartina’ e di sorpassi qualcuno ne ho visto. Ma ho raggiunto la mia meta: non mi sento più una canna al vento, ma una quercia con le radici ben salde”.