Jennifer Wardle è finita in coma pochi giorni dopo essere arrivata a Gran Canaria per una vacanza ritrovandosi a lottare per la sua vita. Far rientro a casa nel Regno Unito non è stato facile
Partire per un’agognata vacanza e ritrovarsi in coma. È quanto accaduto ad una donna, pensionata, colpita da una misteriosa malattia pochi giorni dopo il suo arrivo a
Gran Canaria, Spagna, dove aveva intenzione di trascorrere alcuni giorni di relax. Jennifer Wardle di Middlesbrough, Regno Unito, è finita invece in ospedale ritrovandosi a combattere per la sua vita. Come raccontato da Teeside Live inizialmente i medici hanno pensato che avesse una polmonite ed un’infezione ma tale ipotesi è stata ben presto scartata e ad oggi i medici non sono ancora certi di cosa possa aver provocato la malattia. L’episodio è avvenuto pochi giorni dopo l’8 novembre e a dicembre la famiglia di Jennifer ha deciso di attivarsi per cercare di riportarla a casa; ma la donna aveva bisogno di ossigeno e non poteva essere mandata nel Regno Unito su un volo normale, bensì su un velivolo medico che i parenti non potevano però permettersi. Pur insistendo sul fatto che avesse un adeguato pacchetto assicurativo, gli assicuratori hanno dichiarato che non avrebbero speso 28mila sterline per portarla a casa su un aereo medico speciale.
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Il sollievo della famiglia dopo il suo ritorno a casa
La famiglia si è dunque affidata al crowdfunding nel disperato tentativo di raccogliere sufficiente denaro ma sono riusciti a ricevere in tutto solo 900 sterline. Dopo settimane difficili sono riusciti a raccogliere 6000 sterline, cifra sufficiente per riportarla a casa su un aereo più economico. Per la signora Wardle però le cure sono proseguite prima presso il James Cook a Middlesbrough e poi a casa. “Ora siamo davvero felici – ha detto la famiglia – i medici l’avevano testata per il Covid ma era risultata negativa, come anche a tutti gli altri test. Nessuno sembrava avere la più pallida idea di cosa avesse. È stato spaventoso non sapere cosa le stesse succedendo, specialmente con le difficoltà della barriera linguistica”.