Due dei bambini della casa degli orrori dei Turpin salvati dai loro genitori folli che li hanno tenuti segregati e maltrattati per anni sarebbero stati molestati sessualmente dal loro padre adottivo
Cinque bambini dei Turpin, salvati dalla casa degli orrori dei loro genitori, sono stati mandati in una casa adottiva gestita da un presunto pedofilo che avrebbe molestato due di loro. Il caso Turpin ha fatto il giro del mondo: tredici le vittime di età compresa tra 2 e 29 anni, tenuti segregati in casa dai genitori David e Louise Turpin di Perris, in California. Grazie ad uno di loro, la 17enne Jordan Turpin che è riuscita a scappare dall’abitazione e allertare la polizia locale, è stato possibile mettere fino ad anni di abusi e condizioni di vita a dir poco agghiaccianti. Quattordici i reati dei quali, nel febbraio 2019, i coniugi Turpin si sono dichiarati colpevoli, tra i quali detenzione illegale, tortura e crudeltà su minori, e sono stati condannati all’ergastolo con la possibilità, dopo 25 anni, della libertà condizionale.
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Ebbene pare che anche il padre adottivo, Marcellino Olguin, di 63 anni, abbia molestato due dei cinque bambini a lui affidati e che la moglie Rosa di 58 anni e la figlia Lennys di 37 anni, non avrebbero fatto nulla per fermarlo, trovandosi ora a dover affrontare molteplici accuse di abusi su minori che si sommano ai sette reati di abusi sui minori e ai sei di tortura dei quali è accusato il 63enne. Tutti sono stati anche accusati di intimidazione di testimoni e frode. Una vera e propria storia degli orrori che si ripete ed i cui retroscena sono agghiaccianti, come descritto nei documenti del tribunale secondo i quali Marcellino avrebbe preso di mira due delle bambine, toccandole sulle natiche e sulla parte superiore delle cosce decine di volte. Avrebbe anche detto loro che erano sexy, consigliando di non indossare magliette, le avrebbe baciate con forza e si sarebbe ‘tirato addosso’ un minore. Come confermato in una dichiarazione giurata a sostegno delle accuse dall’investigatore Thomas Salisbury.
Il racconto dell’orrore di una delle figlie dei Turpin
Accuse gravissime, aggravate dal fatto che i minori hanno un passato terribile, in quanto sono stati picchiati, affamati ed incatenati al letto, vivendo nello squallora più totale e con ferite non curate provocate dalle botte dei loro genitori. Jordan, la ragazza che ha denunciato tutto, quando è uscita di casa non aveva praticamente mai visto il mondo che la circondava ma si è fatta coraggio per il bene dei suoi fratelli. “Era letteralmente la mia unica occasione – ha raccontato ad Abc News – Se mi fosse successo qualcosa, almeno sarei morta provandoci”.