Pericoloso arsenale scoperto all’interno di un loculo al cimitero: “C’è anche un ordigno”

la scoperta dei carabinieri

I carabinieri si sono imbattuti nella scoperta di un vero e proprio arsenale composto da armi di vario tipo, nascosto in un loculo del cimitero di Terlizzi, in provincia di Bari

Scoperta a dir poco agghiacciante quella fatta dai carabinieri in un cimitero del Barese. Si sono ritrovati davanti ad un vero e proprio arsenale composto da diversi tipi di armi, ben nascosto all’interno di un loculo: l’episodio arriva dal comune di Terlizzi, in Puglia: avvolti nel cellophane e dentro ad alcuni cartoni c’erano alcuni fucili mitragliatori ma anche diverse pistole complete di relative munizioni. E a rendere la scoperta ancor più preoccupante e potenzialmente pericolosa, la presenza di un ordigno di fattura artigianale, impossibile da rimuovere in sicurezza senza un intervento di specialisti. Per tale ragioni sono stati allertati i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche e gli Artificieri del Nucleo Investigativo di Bari; hanno messo in sicurezza l’area per poi sequestrare le armi ed infine hanno provveduto a trasferire l’ordigno in una vicina cava, dove è stato fatto brillare senza rischi.

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I dettagli dell’arsenale scoperto

I carabinieri sono arrivati per caso alla scoperta, avvenuta pochi minuti prima che una salma venisse tumulata intorno alle 12 di venerdì, in uno dei viali del cimitero; Sono stati alcuni addetti al camposanto a segnalarlo ai militari, dopo aver rinvenuto alcune armi dentro un colombario ubicato lungo il muro perimetrale confinante con una via rurale di contrada Piscina la Corte. A conti fatti quelle sequestrate sono due armi lunghe, una mitraglietta e ben dodici pistole di vario calibro Su ogni arma dovranno essere svolti opportuni e approfonditi accertamenti dattiloscopici e balistici. Bisognerà infatti verificare se siano stati utilizzati o se si tratti di armi nuove ed indagare per cercare di risalire alle persone che hanno nascosto le armi nel loculo, con il probabile fine di rivenderle.

Avviata un’inchiesta a carico di ignoti

Come riportato da Terlizziviva, solo le analisi degli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari potranno fornire risposte in merito a queste armi, quindici pezzi in tutto oltre all’ordigno, e capire se il nascondiglio possa essere stato predisposto da un preciso gruppo criminale. Al momento l’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Trani e seguita dai militari della Compagnia di Molfetta è alle fasi iniziali ed a carico di ignoti. Nella fattispecie si cercherà di individuare eventuali impronte digitali per poi effettuare una comparazione con quelle presenti nelle banche dati utilizzate dalle forze dell’ordine. Qualora questa procedura permettesse di identificare uno dei responsabili, l’inchiesta potrebbe arricchirsi di nuovi filoni e piste da seguire.

Le dichiarazioni del sindaco di Terlizzi

Sul caso si è espresso il primo cittadino Ninni Gemmato sottolineando che il ritrovamento: “È senza dubbio un fatto grave e inquietante. Terlizzi, però, ha le spalle forti e saprà affrontare con assoluta fermezza questa brutta vicenda di cronaca” aggiungendo che non appena è stata effettuata la segnalazione il sindaco è stato in contatto costante con le forze dell’ordine. “Assicurando – ha aggiunto – il massimo riserbo sui fatti così come mi era stato richiesto e la totale collaborazione da parte del Comune di Terlizzi per favorire le operazioni di messa in sicurezza del cimitero e il disinnesco dell’esplosivo”.