Giro del mondo senza mai usare l’aereo: è possibile? Ecco come (e quanti paesi ha visitato)

Da otto anni si muove in lungo e in largo nel mondo senza utilizzare l’aereo e potrebbe essere il primo uomo a visitare tutti i paesi in questo modo. Anche se la pandemia di Covid ha complicato i suoi piani

“Pensavo che tutto questo avrebbe richiesto quattro anni o meno, ne sono passati otto”. Lo ha raccontato Torbjørn “Thor” Pedersen un uomo che ha viaggiato in quasi tutti i paesi del mondo senza mai prendere l’aereo. L’avventuriero danese aveva l’ambiziosa intenzione di diventare la prima persona ad attraversare tutti i paesi al mondo in un viaggio ininterrotto che non prevedesse mai l’utilizzo di un velivolo.

una vera impresa

“Circa 200 persone sono riuscite a raggiungere con successo tutti i paesi del mondo, ma poi ho capito che nessuno è stato in grado di farlo completamente senza volare”, ha spiegato l’uomo che ad oggi ha visitato 196 paesi e che nei giorni scorsi è giunto nel Queensland del Nord, Australia, su una nave mercantile.

Ovviamente il danese aveva organizzato tutto nei minimi dettagli immaginando di riuscire a compiere l’impresa in un lasso di tempo non superiore a 4 anni: non immaginava però che nel bel mezzo del viaggio si sarebbe trovato a fare i conti con le conseguenze della pandemia di Covid, rimanendo bloccato a Hong Kong per due anni a causa delle pesantissime restrizioni, prima di poter riprendere a muoversi. Proprio da Hong Kong si è imbarcato sulla nave mercantile in un viaggio di due settimane per raggiungere l’Australia.

Ancora 7 paesi da visitare prima di concludere l’impresa

Ora ha in programma di trascorrere un mese in Australia, la sua 196esima destinazione, prima di visitare gli ultimi sette paesi della sua lista. L’ambasciatore della Croce Rossa, che ha lasciato la sua casa in Danimarca nell’ottobre 2013 e da allora non è più tornato, ha trascorso gli ultimi otto anni con un budget medio di 20 dollari al giorno. In un viaggio che ha descritto come un mosaico di treni, autobus, taxi condivisi, traghetti e navi portacontainer, senza mai considerare gli aerei.

Bloccato per 2 anni a Hong Kong a causa del Covid

“Prima che me ne rendessi conto, è stata dichiarata una pandemia e sono rimasto bloccato a Hong Kong”, ha detto Pedersen. “L’unica via d’uscita sarebbe stata quella di andare all’aeroporto e volare, quindi ho avuto la possibilità di scegliere se lasciar perdere e rinunciare al progetto”. Ha deciso di aspettare e ha finito per trascorrere due anni vivendo e lavorando a Hong Kong.

“Uno sconosciuto è un amico che non hai mai incontrato prima”

“È stata dura mentalmente, restare fermo senza sapere quando avrei potuto riprendere a viaggiare, a fare qualcosa in cui credo”. Alla fine è riuscito ad andare a Palau e poi in Australia dove riceverà la visita della famiglia. Il signor Pedersen, la cui storia ha coinvolto centinaia di appassionati di viaggi nel mondo, è stato prelevato dal porto di Townsville da Kara Pendergast, che gli ha offerto la sua stanza libera durante il suo soggiorno nel Queensland settentrionale.

Non ha mai incontrato il viaggiatore danese, ma ha trascorso gli ultimi cinque anni seguendo il suo viaggio sulla sua pagina di Once Upon a Saga sui social media e ha deciso di aiutarlo. “È stimolante vedere che le persone possono fare questo con la loro vita” ha detto la donna mentre Pedersen ha rivelato il suo ‘motto’: “Uno sconosciuto è un amico che non hai mai incontrato prima. Quando ho lasciato casa era solo uno slogan che suonava bene ma in poche settimane è diventato la realtà dei fatti”.