La comodità del bancomat non potrà mai passar di moda. Andare alla cassa, infatti, con la consapevolezza di non dover fare rapidi conti matematici per capire l’effettivo resto avuto, è una sensazione ineguagliabile, ma c’è anche di peggio. Tutti noi abbiamo almeno sperimentato una volta nella vita l’orribile sentore di stupidità che pervade la nostra mente alla domanda della commessa: ” Hai due euro così ti restituisco dieci?”.
E noi, giusto per non apparire ancora più confusi di quanto già non siamo, diamo i soldi automaticamente, senza raggiornarci più di tanto. Insomma, il bancomat lenisce le nostre ferite; e la nostra pigrizia e stupidità così è in salvo da occhi indiscreti, ma anche la nostra pazienza. Quante volte sarà capitato, infatti, di dover scambiare un taglio grande di banconota – perché non si aveva davvero la somma richiesta – per sentirsi rispondere: “Cinquanta euro? Non ne hai venti?”, e così via in un loop infinito di diffidenza reciproca finché qualcuno dei due non cede.
Perché pagare, in fondo, è la forma più didascalica della contrattazione materiale e spirituale o almeno, lo era finché non ha fatto la sua comparsa nelle nostre vite il sacro bancomat. Tuttavia, come tutte le cose, non di sole comodità è fatto il pagamento elettronico. Ci sono, infatti, dei rischi e degli accorgimenti a cui prestare attenzione per evitare di ritrovarsi spiacevoli sorprese sul proprio conto in banca. Vediamole insieme nel dettaglio.
Guida rapida per pagatori attenti
Se prima per effettuare un pagamento di qualsiasi somma era necessario inserire la tessera all’interno del POS per poi digitare il pin, da qualche anno – complice anche la pandemia che ha notevolmente accelerato e diffuso questa pratica – si è imposta invece sui pagamenti elettronici la tecnologia “contactless“. Con questo termine si intende un pagamento senza contatto.
In buona sostanza, questo sistema permette di effettuare acquisti tramite carte di credito o di debito, smart card, smartphone e altri dispositivi senza immettere il bancomat nel POS e quindi, di conseguenza, immettere il pin. Stiamo parlando di pagamenti digitali di piccola entità però, volti a snellire e velocizzare le file alla cassa. Di solito il limite massimo autorizzato dal contactless oscilla tra i 20 e i 25 euro, per somme superiori sarà sempre necessario inserire la tessera nel supporto.
Ciò non toglie tuttavia che anche la tecnologia, nata per semplificare le nostre esistenze, non possa in realtà commettere errori. I POS moderni possono anche non essere collegati, con un vero e proprio filo, alla rete via cavo. Ciò implica una maggiore attenzione al momento del pagamento. E’ importante controllare che l’importo inserito sia corretto e, in caso di transazione rifiutata per qualsiasi ragione, bisogna farsi dare gli scontrini che lo testimoniano. Ma non solo.
Se siamo in possesso di una tessera bancomat contactless, dobbiamo fare attenzione anche a dove la riponiamo. Esistono, infatti, dei POS portatili, spesso di piccole dimensioni, pronti ad essere usati da alcuni malintenzionati che sfruttano il pagamento digitale, avvicinandosi di nascosto.
Per quanto riguarda gli sportelli ATM invece, questi potrebbero essere stati manomessi con tastiere finte e telecamere nascoste pronte ad inquadrare il nostro pin. Ma anche le fessure dove inserire il bancomat possono essere bloccate, in modo tale da clonare o peggio sgraffignare il bancomat.