Novità dall’anno prossimo per il canone Rai. Dal 2023 non sarà più incluso nelle bollette dell’energia elettrica. Ma qual è la sua valenza e come si strutturerà ora il pagamento?
Una delle tante cose non andate giù del governo Renzi all’elettorato italiano è stata soprattutto l’introduzione del canone Rai all’interno della bolletta della luce nel 2017. Quando si parla di tasse, infatti, c’è una ritrosia di fondo più o meno giustificabile rispetto al tema, tuttavia quella mossa ha affossato ulteriormente il consenso dell’allora presidente del consiglio Mattero Renzi.
Ora, se a torto o a ragione, non è questa la sede opportuna per decretarlo, ma quei 90 euro all’anno per molti hanno rappresentato un ulteriore schiaffo in faccia, malgrado la diffusa evasione fiscale sull’imposta per la Tv pubblica fosse una realtà consolidata.
Dall’anno prossimo però potrebbe cambiare il destino del canone Rai. Dal 2023, infatti, è molto probabile il suo scorporo dalle bollette dell’energia elettrica. Ma vediamo nel dettaglio le possibili novità del decreto energia.
Addio Canone in bolletta?
Dopo l’ordine del giorno di oggi al decreto energia approvato mercoledì alla Camera e presentato dalla deputata del gruppo Misto Maria Laura Paxia, si delinea sempre di più la possibilità di scorporare il Canone Rai dalla bolletta elettrica.
Stiamo parlando però di un’ipotesi che ha al momento più una valenza politica che non governativa. In altre parole, il Governo potrebbe decidere di non considerare la proposta della deputata Paxia che non è vincolante. Tuttavia, la Paxia si ritiene molto soddisfatta del risultato raggiunto, come dimostra il suo ultimo post su Twitter: “Grazie ad un mio ordine del giorno ad Decreto Bollette dal 2023 il #canonerai non si pagherà più nella bolletta elettrica. #rai”.
Grazie ad un mio ordine del giorno ad Decreto Bollette dal 2023 il #canonerai non si pagherà più nella bolletta elettrica. #rai pic.twitter.com/WnqFz2TYmq
— Maria Laura Paxia (@LauraPaxia) April 14, 2022
Sempre la Paxia – come riportato da ‘Il Sole 24 ore’ – ha dichiarato come lo scorporo del Canone dalla bolletta dà “seguito all’impegno che l’Italia aveva con l’Ue europea di scorporare il canone Rai”, considerato un onere improprio del costo dell’energia. La Commissione europea, infatti, ha posto come vincolo per ricevere i fondi del PNRR proprio la separazione del canone dalla bolletta.
Evasione e pagamento
Proprio perché si parla ancora di ipotesi e proposte però, non ci sono linee guida sul nuovo metodo di pagamento del Canone né certezze sulla sua effettiva separazione dalla bolletta. Una cosa però è certa, per la Rai rimuovere il canone in bolletta rappresenta un altissimo rischio di evasione sull’imposta.
Sempre ‘Il sole 24 ore’, infatti, fa presente come l’attuale posizione finanziaria dell’emittente sia in rosso 604 milioni a fine 2020 e -317,3 milioni nel semestre. Motivo per cui il Governo non starebbe effettivamente considerando la voce in bolletta come impropria.
L’unione Sindacale Giornalisti Rai proprio per questo scrive su Facebook:
“L’Esecutivo dell’Usigrai esprime forte preoccupazione per la decisione del Governo di non procedere, dal 2023, all’incasso del canone Rai attraverso la bolletta della luce. Il canone italiano, lo ricordiamo, è il più basso in Europa”. E sul decreto aggiunge: “Il decreto legge, in questo senso, è troppo vago. Non basta adeguarsi alle indicazioni della Commissione europea: bisogna individuare delle soluzioni che mettano al riparo il servizio pubblico radiotelevisivo”.