La polizia rumena ha arrestato i presunti gestori di un sito di omicidi su commissione nel dark web. Tuttavia, gli utenti sono stati raggirati. Il sito, infatti, era una truffa.
La settimana scorsa gli agenti della “Direzione Investigativa delle Infrazioni di Criminalità Organizzata e Terrorismo” – agenzia investigativa romena – ha effettuato nelle località di Gorj e Hunedoara sette perquisizioni domiciliari che hanno portato all’arresto di alcuni cittadini rumeni.
Le perquisizioni in corso sarebbero il frutto di una richiesta da parte delle autorità degli Stati Uniti d’America, a seguito di alcune indagini su diversi cittadini rumeni per reati di costituzione di un gruppo criminale organizzato, istigazione all’omicidio e riciclaggio di denaro.
Le autorità giudiziarie statunitensi, infatti – come riportato dal comunicato stampa della DIICOT – stanno indagando su un gruppo criminale organizzato che gestiva siti Web, in cui si offrivano “servizi” per omicidi su commissione. Ovvero si paga un sicario addestrato per uccidere al posto tuo. Questi siti erano accessibili solo attraverso il Dark Web, tramite software e crittografie sicure che portavano direttamente al sito, dopo pagine intermedie.
Una truffa lunga dodici anni
In un articolo di VICE si legge che al momento sono cinque gli uomini ritenuti responsabili del più famigerato schema di omicidio su commissione del web. Si tratterebbe però di una truffa. Già dodici anni fa, questo tipo di operazione aveva riscosso grandissimo successo. Molti, infatti, prediligono delegare a qualcun altro la rogna di uccidere un’altra persona, non sapendo di andare incontro però ad una fregatura.
Il sito, infatti, sempre secondo Vice, ha cambiato molti nomi negli anni. Da Besa Mafia al Dipartimento per la sicurezza interna e l’FBI Camorra Hitman e, più recentemente, il #1 Hitman Marketplace. Una volta lì, agli utenti è stato chiesto di mandare informazioni rispetto alla persona da uccidere, ma non solo. Si poteva scegliere anche quando e come avrebbero voluto la loro morte, il tutto pagando tra i 5.000 e i 20.000 dollari in Bitcoin.
L’analista della sicurezza informatica Christopher Monteiro, parlando con Vice, ha raccontato di aver visto la “lista delle vittime”. Alcuni dei nomi di quell’elenco ora sono vittime di omicidio, uccise dalla persona che originariamente aveva effettuato l’ordine. Altri sanno che qualcuno nella loro vita li vuole morti e vivono nel terrore che possa capitare loro qualcosa da un momento all’altro.
Chi si nasconde dietro al sito?
L’FBI e il dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti d’America hanno stabilito che questo gruppo è composto da cinque o più persone con sede in Romania, che hanno agito in modo coordinato per amministrare quei siti e per riciclare il denaro ottenuto dal sito. La DIICOT afferma che il danno causato dall’attività criminale si aggira intorno ai 500.000 euro.
A seguito delle perquisizioni, sono stati scoperti e sequestrati computer, telefoni, documenti rilevanti e 30.000 euro. Tuttavia, come riportato sempre da Vice, al momento non si sa chi siano i cinque criminali. L’unica informazione abbastanza certa riguarda il capo della banda, Yura, che gestiva tutte le operazioni.
Comunicava con gli utenti interessati, li incoraggiava quando cedevano e li aiutava a gestire le loro paure quando venivano assaliti dai sensi di colpa. Yura avrebbe persino condotto interviste, con la voce alterata, per alcuni programmi televisivi. Eppure la sua identità e il luogo in cui si trovava restano sconosciuti.