Dopo i casi di salmonella in Francia per i prodotti Kinder, arrivano anche quelli di Escherichia Coli. Questa volta, però, sarebbe tutta colpa delle pizze surgelate marchio Buitoni.
L’Escherichia coli è un batterio presente nella normale flora intestinale dell’uomo. Tuttavia alcuni dei suoi ceppi possono generare un’infezione caratterizzata da vomito, diarrea con sangue e crampi addominali. In casi più rari però, il batterio può causare anche la morte dei bambini, tramite una grave forma di insufficienza renale. Un po’ come sta accadendo in Francia in questi giorni.
Dopo i casi di salmonella in Francia per i prodotti Kinder, arrivano anche quelli di Escherichia coli. Questa volta, però, sarebbe tutta colpa delle pizze surgelate Buitoni, prodotte dalla Nestlé. La pizza, infatti, è costata cara a tanti bambini francesi. Alcuni sono morti, altri ancora hanno avuto gravi conseguenze legate al consumo del prodotto incriminato.
In un articolo di ‘Le Monde’ si legge come un bambino di 8 anni sia morto a Parigi a causa di una grave sindrome emolitico uremica. Un bambino di 7 anni ha avuto più arresti cardiaci e altri tre fratelli di 2, 9 e 10 anni, sono stati ricoverati in ospedale tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Un caso a parte è quello della ragazzina di 12 anni ricoverata all’ospedale di Nancy.
Lena, infatti, sarebbe stata messa in coma farmacologico, rimanendo poi al suo risveglio in un totale stato vegetativo: “Léna non reagisce più, non comunica più, non risponde più a stimoli sonori e visivi”, ha raccontato il padre della ragazzina a ‘Le Figarò’. Ma cosa è successo a tutti questi bambini?
Pizze non cotte a sufficienza
Le pizze della linea Buitoni Fraîch’Up, sono un tipo di prodotto surgelato dall’impasto crudo che lievita e cuoce lentamente nel forno. Un pizza più raffinata, insomma, ma che se non saputa trattare adeguatamente, può causare la trasmissione di batteri responsabili della sindrome emolitico-uremica. Tutti i bambini, infatti, pare siano stati male proprio dopo aver mangiato questo tipo di impasto, come riportato da ‘Le Monde’, non cotto a sufficienza.
Proprio per questo, è stata aperta un’indagine preliminare dall’Unità di sanità pubblica della Procura di Parigi, con perquisizioni presso la sede di Nestlé a Issy-les-Moulineaux (Hauts-de-Seine ), la fabbrica di Caudry (Nord) e in molte altre aziende. Sono stati confermati 53 casi – inclusi i due bambini morti – e su altri 26 si sta investigando. Al momento l’agenzia di sanità pubblica francese con l’Istituto Pasteur ha confermato la presenza del batterio all’interno di alcune pizze. Tuttavia, è ancora presto per poter parlare di un vero e proprio legame tra l’Escherichia Coli e la produzione del gruppo Nestlé.
“Continuiamo a collaborare pienamente con le autorità per garantire che l’indagine proceda senza intoppi. Non siamo in grado di condividere ulteriori informazioni in questo momento. Vogliamo riaffermare che la sicurezza e la qualità dei nostri i prodotti sono la nostra massima priorità”, ha dichiarato la multinazionale. Per ora la Nestlé ha bloccato la produzione in Francia.
“Precisiamo che il richiamo delle pizze surgelate Fraîch’Up in corso riguarda esclusivamente le referenze di questa gamma prodotte e commercializzate in Francia. Le pizze a marchio Buitoni prodotte nello stabilimento di Benevento vendute nel nostro Paese non hanno alcuna attinenza con questo richiamo” fa sapere, invece, con una nota il gruppo Nestlé Italia.