Dark web, comprare droga è un gioco da ragazzi – ma alla consegna una sorpresa shock

Ha agito forse d’impulso, senza curarsi troppo delle conseguenze e poche ore dopo si è trovato gli agenti sulla porta di casa ed è stato tratto in arresto. Il motivo

Probabilmente pensava di poter agire indisturbato, senza il rischio di conseguenze legali ma, dopo quanto gli è accaduto, non ha potuto fare altro che ammettere la sua ingenuità. La vicenda riguarda un ragazzo di 22 anni, incensurato, che ha sfruttato il ‘dark web’ per fare un acquisto illecito ma davanti alla porta di casa non si è ritrovato soltanto il pacco, bensì le forze dell’ordine, che lo hanno arrestato.

Che cos’è il Dark Web

Per chi non ne fosse a conoscenza, con la terminologia dark web, o web oscuro, si fa riferimento ai contenuti del Web nelle darknet raggiunibili, mediante software specifici, particolari accessi o configurazioni ad hoc, via internet. Si tratta di fatto di una parte del deep web, ovvero quella ‘componente’ del web non rintracciabile mediante i motori di ricerca poichè non indicizzata.

Il dark web va infatti a sovrapporsi alle reti e alle architetture delle reti private, ecco perchè accedervi non è semplice, e spesso viene sfruttato in modo illecito per nascondere o anche per vendere e acquistare materiale proibito dalla legge. Proprio come accaduto con il 22enne, il quale ha sfruttato la rete oscura per l’acquisto di un pacco da un chilo di marijuana.

Compra la droga, si trova i carabinieri a casa

Il giovane, disoccupato e residente a Pesaro, lo ha acquistato dalla Spagna e se lo è fatto recapitare al suo indirizzo di casa. Un panetto sottovuoto e ben conservato di droga, in quantità elevata.

Troppa per non destare sospetti: e infatti nemmeno il tempo di aprirlo che il ragazzo si è ritrovato a dover dare spiegazioni alle autorità piombate in casa sua per arrestarlo con l’accusa di spaccio. Nelle ultime ore il ragazzo ha deciso di patteggiare la pena ad un anno e otto mesi di reclusione, pena che è stata sospesa e per questo è tornato libero.

Trovare la droga sul web è stato ‘un gioco da ragazzi’

La vicenda è avvenuta nel mese di marzo ed ha avuto il suo epilogo proprio in questi giorni: “Sono stato un patacca”, è tutto ciò che ha potuto dire, ammettendo di fatto il suo errore, il ragazzo alle forze dell’ordine dopo aver confermato di aver fatto lui l’acquisto via internet nel corso dell’udienza di convalida, davanti al gip Francesco Messina.

Quando gli è stato chiesto di fornire maggiori particolari, il 22enne ha spiegato che trovare la marijuana sul web è stato ‘un gioco da ragazzi’, scoprendo il canale di rifornimento dal quale fare l’acquisto illecito con un semplice click direttamente dalla Spagna. Inoltre per sfuggire ad eventuali controlli con cani antidroga, il pacco è stato preparato sottovuoto.

Ma i carabinieri stavano già indagando su un giro di spaccio e il nome del 22enne era già sotto il loro occhio vigile; pertanto ad acquisto effettuato si sono presentati da lui e sono così scattate le manette dato che il quantitativo di sostanza era probabilmente destinata anche allo spaccio, vendendone parte ai consumatori della zona. Ipotesi questa sostenuta anche dall’accusa in sede processuale. (foto di repertorio)