Guerra sempre più sanguinosa – accuse gravissime: “Non solo i russi, ma anche gli ucraini…”

Il ‘New York Times’ ha riportato la notizia riguardante il lancio delle cosiddette “bombe a grappolo” anche da parte degli ucraini. L’episodio sarebbe avvenuto a Husarivka, nella zona orientale dell’Ucraina, a inizio a marzo.

In guerra esistono sempre e soltanto buoni da un lato e cattivi dall’altro? Non sempre è così. Stando a quanto rivelato dalla fonte americana ‘New York Times’ – non proprio vicina alle idee di Mosca, per usare un eufemismo – anche gli ucraini si sarebbero resi protagonisti del lancio delle cosiddette “bombe a grappolo”.

L’episodio si sarebbe registrato a inizio marzo nel villaggio di Husarivka, situato nella parte orientale del territorio ucraino. Il villaggio è situato in una zona abbastanza sperduta dell’Ucraina. A Husarivka sono residenti, infatti, solamente 600 persone.

Questa la nota riportata dal giornale statunitense sulla questione: “Sembra molto probabile che le bombe siano state lanciate dalle truppe ucraine che stavano tentando di riconquistare l’area”. E ancora: “Almeno due persone sono rimaste uccise mentre le forze ucraine bombardavano il borgo per quasi tutto il mese”.

Se la notizia dovesse essere confermata, si tratterebbe di un’azione criminale svolta anche dagli ucraini. Perché avrebbero agito così? Stando a quanto trapela, si sarebbe trattato di un tentativo di riprendere con la forza il controllo del villaggio in questione.

Usare bombe a grappolo è espressamente vietato dalla Convenzione Onu. Dal 2010, infatti, non possono essere utilizzate tali armi pericolosissime per i civili. Farlo costituisce, quindi, un crimine di guerra.

Bombe a grappolo lanciate dagli ucraini? Sarebbe questa la pesante indiscrezione lanciata dal quotidiano statunitense ‘New York Times’

Da dove nasce questo sospetto? Alcuni reporter del ‘New York Times’, presenti sul luogo incriminato, avrebbero visto con i loro occhi la proprietà di un testimone oculare – Yurii Doroshenko – dove sarebbero presenti sul terreno pezzi di missile sul quale erano poste queste pericolose bombe.

Sul giornale si legge ancora: “Il rischio posto dalle piccole munizioni inesplose ha fatto sì che i reporter non potessero esaminare da vicino tutte le armi atterrate. Hanno verificato a distanza che i resti di due missili su tre erano bombe a grappolo Uragan, che lasciano dietro di sé l’ogiva del missile seguita da una lunga cornice di metallo che teneva insieme le bombe durante il volo”.

Ma cosa sono le cosiddette “bombe a grappolo”? Esse sono considerate fra le più pericolose possibili. Infatti, dopo essere state lanciate, esploderebbero anche in aria prima di farlo poi a terra. Una volta esplose in aria, rilascerebbero frammenti di bomba anch’essi esplosivi.

Queste le parole di Mary Wareham, direttrice della divisione armi di Human Rights Watch, una organizzazione internazionale non governativa che si occupa della difesa dei diritti umani: “Non è sorprendente, ma è sicuramente sconcertante sentire che sono emerse prove secondo cui l’Ucraina potrebbe aver usato munizioni a grappolo. Sono armi inaccettabili che uccidono e mutilano civili in tutta l’Ucraina”.