La scoperta della presenza di sostanze chimiche che potrebbero causare il cancro ha portato l’azienda Pfizer a richiamare uno dei suoi farmaci, un medicinale usato per la pressione alta
Pfizer, l’azienda farmaceutica statunitense considerata la più grande al mondo per quanto riguarda i settori della ricerca, della produzione e della commercializzazione di farmaci si trova a fare i conti con un problema di non poco conto relativo proprio ad uno dei suoi medicinali.

Di questa azienda si è iniziato a parlare diffusamente a partire dal 2020, quando ha avviato la ricerca per la produzione di un vaccino contro il Covid, ad oggi ampiamente diffuso nel mondo e che sta aiutando ad arginare la diffusione della pandemia e, soprattutto, a ridurre il rischio di finire in terapia intensiva o ancor peggio di perdere la vita in seguito al contagio.
Ebbene l’azienda avrebbe dovuto operare il richiamo urgente di un altro farmaco in seguito alla scoperta di sostanze chimiche potenzialmente pericolose. Nella fattispecie è stata individuata la presenza di nitrosamina, sostanza che potrebbe potenzialmente causare il cancro se assunta in dosi massicce.
Il medicinale viene usato per la pressione alta
Il medicinale in questione si chiama Accupril ed è utilizzato per la pressione alta, come si può leggere nelle note informative dell’azienda famosa per aver sviluppato uno dei vaccini impiegati su larga scala per contrastare il Coronavirus. Pfizer è intervenuta sull’accaduto specificando che, appunto, i rischi derivano solo da massicce assunzioni della nitrosamina, sostanza che, come dichiarato in una nota, è comune anche “nell’acqua e negli alimenti compresi salumi e grigliate, latticini e verdure”.
L’azienda: “Nessun rischio immediato per i pazienti”
Da quanto emerso il ritiro del farmaco sarebbe avvenuto in seguito alla scoperta avvenuta lo scorso mese e riguarderebbe in tutto cinque specifici lotti del medicinale venduto in pillole. Ogni lotto sarebbe composto da 90 bottiglie. L’azienda ha inviato comunicazioni ai medici e farmacisti esortando a chi ha gestito le prenotazioni e dovesse trovare uno dei lotti in questione a contattarli immediatamente per organizzare il ritiro. Di certo vi è il fatto che la problematica non riguarda l’Italia dato che questo medicinale viene distribuito nei soli Stati Uniti e a Porto Rico. Data però l’importanza del nome dell’azienda inevitabilmente la notizia ha iniziato a circolare anche nel resto del mondo.

Ritiro? Decisione volontaria di Pfizer
Si è trattata, ha infine specificato l’azienda, di una decisione volontaria (quella di richiamare i farmaci) ovvero non conseguente ad uno specifico ordine. E al momento della comunicazione nessuna segnalazione di incidenti legati all’assunzione del farmaco è stata ricevuta, e non è stato rilevato per i pazienti alcun rischio immediato.