L’Ucraina costretta a scusarsi: il paragone con Germania e Italia li ha fatti infuriare

L’Ucraina si scusa col Giappone dopo aver diffuso sui social un video sui totalitarismi del secolo scorso in cui spiccava anche il Giappone, insieme all’Italia e alla Germania. 

E’ strano come, malgrado si parli della nostra storia più recente – la prima anche che può vantare testimonianze video e foto – ci sia tanta confusione in merito alla Seconda Guerra Mondiale. Intenzionale o meno, non si sa, non è una tesi complottistica questa. Tuttavia i fatti, il loro racconto e la loro, soprattutto, divulgazione passa sempre da canali ufficiali che la rendono poi bene comune e semplificato.

Il video incriminato
Fonte: Twitter #Ukraine

Stiamo parlando di un processo normale e necessario, eppure rende molto più semplice, perché insidioso, l’errore. Così, qualche giorno fa un account Twitter ufficiale del governo ucraino aveva parlato del “russismo” mischiando un po’ di cose. E’ il nemico e – giustamente – va combattuto in ogni modo, soprattutto tramite i social, il mezzo più immediato di diffusione.

Il video incriminato

In questo video, il filo rosso molto visibile che collegava insieme tutti i fatti parlava del presidente russo Vladimir Putin come erede naturale dei totalitarismi del secolo scorso. Una narrazione che ha un suo fondamento, per quanto poco esplicato.

Alla fine della clip però accade qualcosa. Compaiono le foto di Adolf Hilter, Benito Mussolini e dell’imperatore giapponese Hirohito, tutti e tre “dittatori” sconfitti dalla forza della democrazia e della libertà. Ora, per quanto resti giusto ricordare l’imperatore nipponico accanto ai due dittatori, ci sono alcune differenze. Al contrario di Mussolini e Hitler, ad esempio, Hiroito era la potere “naturalmente”, cioè è diventato capo del Giappone per discendenza diretta alla morte di suo padre. E, inoltre, non ha instaurato alcun tipo di regime totalitario nel proprio paese.

La figura controversa dell'imperatore
Fonte: Wikipedia

E se è vero che l’impero Giapponese aveva mira espansionistiche soprattutto in Cina, macchiandosi di brutali crimini di guerra, non è detto che sia stato solo o addirittura c’entrasse qualcosa Hiroito. In molti sembrano concordare sul fatto che Hideki Tojo, primo ministro del Giappone durante la maggior parte della seconda guerra mondiale e successivamente impiccato come condannato criminale di guerra, sia l’artefice della deriva nazionalistica e totalitaria del Pese del Sol Levante.

La figura e le responsabilità dell’imperatore restano, in ogni caso, controverse. Una volta finita la guerra, in molti rimasero stupiti per la sua presunta estraneità ai fatti, specialmente per le atrocità commesse in Cina e Taiwan. Fatto sta, però, che al Giappone questo video non è piaciuto nemmeno un po’.

Le scuse dell’Ucraina

Dopo queste breve, e semplicistico a sua volta, excursus storico, passiamo ai fatti attuali. L’Ucraina, infatti, ha chiesto scusa pubblicamente al Giappone, dopo aver diffuso il video.  “Le nostre più sincere scuse al Giappone per aver commesso questo errore. Non avevamo intenzione di offendere l’amichevole popolo del Giappone”.

Scrive il governo ucraino su Twitter, postando una versione modificata della clip senza Hirohito. Sotto anche richiesta di Masahisa Sato, capo del gruppo di politica estera del Partito Liberal Democratico al governo, che ha dichiarato domenica su Twitter di aver esortato il ministero degli Esteri a protestare.

Il tweet, però, ha comunque avuto tanto risalto sui social nel fine settimana, facendo storcere il naso al Giappone. Dall’inizio dell’invasione russa, Tokyo ha sostenuto ha sostenuto fortemente il presidente Volodymyr Zelenskiy, prendendo anche decisioni straordinarie.

Il Giappone, infatti, ha applicato le sanzioni economiche contro la Russia, interrompendo anche la sua tradizione pacifista con l’invio di armi militari non letali in Ucraina. Ma non solo. Ha pure accolto centinaia di profughi ucraini. Per tutte queste ragioni quindi il governo nipponico ha trovato inopportuno l’accostamento con l’Italia fascista e la Germania nazista.