Al via la nuova sanatoria per le cartelle esattoriali. E’ prevista, infatti, una nuova rottamazione quater, voluta da un’ampia maggioranza di governo. A cominciare dalla Lega di Matteo Salvini.
Nelle ultime ore il governo Draghi sta valutando la possibile rottamazione delle cartelle esattoriali 2018-2019, dopo il decreto Sostegni ter rivolto – tramite cartelle esattoriali agevolate – a 530mila cittadini che, nel 2020 e nel 2021, non erano riusciti a rispettare il piano rateale dell’Agenzia delle Entrate. Stiamo parlando quindi di una sorta di nuova pace fiscale, voluta fortemente dal leader del Carroccio.

“La proposta della Lega prevede pace fiscale e rottamazione per le cartelle esattoriali di importo ridotto, che sono il 90% del totale, dobbiamo concentrarci solo sui grandi evasori”. Ha spiegato proprio Matteo Salvini intervistato da ‘Affarritaliani’.
Tuttavia non è un’operazione semplice. Se venisse accettata la proposta, infatti, si andrebbe incontro ad una perdita di un miliardo di euro, essenziale, da una parte, vista la situazione di crisi attuale. Ma che graverebbe, in caso di un no, sui contribuenti, già in ginocchio per il rincaro generalizzato delle bollette. Qual è quindi la situazione attuale?
Rapido recap: gli errori da non fare con le cartelle esattoriali
L’esecutivo dell’ex presidente della Bce si sta muovendo su un territorio minato con estrema cautela. Non ha solo riaperto i termini del decreto Sostegni ter, ma anche allungato i termini. Se prima, infatti, la scadenza era prevista entro la fine del mese – 30 aprile – ora questa è stata spostata al 9 maggio.

Ma la tolleranza finirà a partire dal 10 maggio. I cittadini, infatti, non dovranno effettuare, oltre quella data, pagamenti in ritardo o parziali. Pena, la fine delle agevolazioni con l’obbligo di versare, in un’unica soluzione, tutta la somma, perdendo anche la possibilità di accedere al taglio di sanzioni, interessi e more. E poco importa se una parte dell’importo sia stata già sanata, anche quel beneficio varrebbe solo come un acconto al debito complessivo.
Tuttavia, questa linea morbida del governo vale anche per le altre scadenze. La tolleranza di 5 giorni è prevista sia per il 31 luglio 2022 per le rate della rottamazione ter e saldo e stralcio scadute nel 2021, sia per il 30 novembre 2022 per le rate di rottamazione ter del 2022.
Insomma, si tratta di un rapporto molto delicato tra Stato e cittadini, che ha ben poco a che vedere sempre e solo con una sistematica, nonché intenzionale, evasione fiscale. Se è vero che ogni anno l’Agenzia delle Entrate parla di 70 miliardi di crediti da ricevere, è anche vero poi che solo una piccola parte viene effettivamente riscossa. 10 miliardi su 70, una sproporzione sintomatica. Segno, infatti, questo, oltre che di furbizia, di una difficoltà economica non indifferente al momento da parte degli italiani.
Da tre anni, infatti, prima la pandemia ed ora la guerra in Ucraina, la contrazione economica sta avendo un vero e proprio periodo di splendore. Motivo per cui il governo è ricorso ai ripari più volte tramite le sanatorie richieste da 530.000 contribuenti, la maggior parte nel Lazio, in Campania ed in Lombardia. E pare proprio che questa non sarà l’ultima sanatoria dell’anno.