Hanno trovato l’ordigno durante un viaggio in Israele e hanno pensato che sarebbe stato un souvenir carino da portare a casa. Così hanno cercato di imbarcarsi
Le autorità aeroportuali sono abituate a fare i conti con una molteplicità di oggetti o alimenti vietati che centinaia o addirittura migliaia di passeggeri in attesa di partire portano con sè nel bagaglio a mano o in quello da stiva. Ma forse nemmeno loro si erano mai trovati a fare i conti con una ‘bomba’. Ebbene sì: una famiglia di ritorno da una vacanza nello stato di Israele ha pensato bene di portare con sè un ordigno, peraltro inesploso, che avevano raccolto da terra decidendo di tenerlo come ‘ricordo’ del viaggio.

Una sorta di pericolosissimo souvenir che avrebbe potuto causare danni gravissimi e anche la perdita di vite umane qualora fosse esploso nell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. L’idea peggiore in assoluto quella della famiglia americana che ha tentato di passare attraverso i controlli di sicurezza con la bomba inesplosa nella valigia.
Bomba inesplosa in aeroporto, si è scatenato il panico
Secondo quanto dichiarato dall’Autorità aeroportuale israeliane i turisti si sono avvicinati alla sicurezza dell’aeroporto e hanno chiesto informazioni sull’ordigno mentre depositavano i bagagli, innescando una serie di immediate procedure di sicurezza per evacuare l’intera sala partenze.
Un video amatoriale condiviso sui social da un altro passeggero mostra gli istanti di vero e proprio terrore con decine di passeggeri spaventati che cercano di fuggire e allontanarsi dalla zona dopo essere venuti a conoscenza della presenza di un ordigno nello scalo, cercando riparo ovunque potessero trovarlo.
Un uomo è rimasto ferito
Nella ‘fuga di massa’ almeno un uomo è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale. Come riportato dal Times of Israel si tratterebbe di un 32enne salito sul nastro trasportato dei bagagli correndovi sopra e cadendo.
La famiglia ha trovato la bomba durante una visita alle alture del Golan, sulla striscia di terra contesa che Israele ha strappato alla Siria durante la guerra del 1967, annettendola nel 1981 e che, in base al diritto internazionale e alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, da allora occupa illegalmente. L’area rimane disseminata di mine, filo spinato e bombe inesplose.

Sequestrato l’ordigno ma lieto fine per la famiglia
L’Autorità aeroportuale israeliana ha detto alla CNN che alla famiglia è stato permesso di salire a bordo del loro volo dopo un interrogatorio e che l’incidente è “attualmente sotto indagine operativa”. Ovviamente l’ordigno è stato loro sequestrato e fatto brillare in una zona sicura.
תיעוד: בהלה בנתב”ג בעקבות חשש מחפץ חשוד. לאחר בדיקות הוכרז על חזרה לשגרה@sharonidan pic.twitter.com/pOMLp3oaeC
— כאן חדשות (@kann_news) April 28, 2022