Easyjet, è rivoluzione: cambia tutto dentro i voli della compagnia low cost

La compagnia low cost britannica ha annunciato un’importantissima novità ai suoi passeggeri. Che “less is more” faccia sempre la differenza è assodato, ma fino a che punto?

Per andare incontro alle esigenze dei passeggeri – sono sempre di più infatti le persone che prenotano un volo all’estero – l‘easyJet ha deciso di correre ai ripari. La compagnia low cost britannica non ha abbastanza assistenti di volo, cosa fare allora per garantire le tratte ai possibili clienti? Semplice, si rimuove l’ultima fila dell’aereo!

Rivoluzione easyJet
Fonte: Facebook

Ma perché sempre più compagnie aeree hanno difficoltà a reclutare personale di bordo? Gli aspetti sono molteplici: tra gli strascichi ancora della pandemia ed i turni di lavoro delle volte estenuanti. Molti giovani, insomma, decidono di non intraprendere più una delle carriere più affascianti di sempre. Una sera si atterra a Dublino, mentre quella dopo si atterra ad Istanbul. Insomma, non si può di certo definire un lavoro noioso.

Eppure, ancora è forte la paura del contagio – concreta in ambienti così eterogenei -, così come quella di lavorare tanto per uno stipendio non adeguato. Non è un mistero, infatti, che ci sia sempre un ricambio sistematico di hostess e steward e di giornate di recruiting nelle città italiane più importanti. Questo è sintomatico, pagare un biglietto a 10 euro, significa ridurre i costi su altri aspetti produttivi.

Insomma, Che “less is more” faccia sempre la differenza è assodato, ma fino a che punto?

Meno posti, più risparmio

La fila 26 degli Airbus A319, registrati nel Regno Unito, verrà presto rimossa: sei posti in meno che permettono di avere anche meno assistenti di volo a bordo, da quattro a tre, in modo da non cancellare i voli. Secondo le normative sulla sicurezza aerea, infatti, va garantito un assistente ogni cinquanta posti. In questo caso, levando gli ultimi sei sedili, i passeggeri all’interno dell’aereo saranno solo 150.

Meno posti a bordo
Fonte: Facebook

Intervistato dal ‘Corriere della sera’ un portavoce di EasyJet ha spiegato meglio la scelta dell’azienda britannica. “Quest’estate useremo gli Airbus A319 delle nostra flotta basata nel Regno Unito con un massimo di 150 passeggeri e 3 cabin crew in cabina, in linea con la normativa dell’Autorità dell’aviazione civile britannica (Caa). Si tratta di un modo efficiente di operare la nostra flotta e di aumentare il livello di resilienza e flessibilità delle nostre operazioni durante la stagione estiva, dove ci aspettiamo di volare ai livelli del 2019″.

La “rivoluzione” in casa EasyJet avverrà il 26 maggio, proprio in tempo per arrivare preparati all’inizio della stagione estiva, per poi concludersi alla fine di ottobre. Si tratta insomma di una condizione straordinaria che non influirà su tutta la policy aziendale annuale.

Sempre nell’articolo del Corriere si legge che in questo modo la compagnia garantirà ai suoi clienti circa 88 mila voli con gli A319 con 14 milioni di sedili a disposizione. Tuttavia la riduzione è circoscritta al momento ai soli voli che decollano dal Regno Unito proprio con gli aerei A319.

Tuttavia, la mancanza di personale sarebbe da imputare per easyJet anche ad latro. La lunga trafila burocratica che blocca le assunzioni e la formazione adeguata prima di salire a bordo sarebbe un problema. Sempre al Corriere, l’amministratore delegato di easyJet, Johan Lundgren, ha spiegato che circa 150 persone aspettano il nulla osta sicurezza, fondamentale per evitare i dipendenti siano coinvolti, ad esempio, in  organizzazioni terroristiche.