Quanti amici avremo e quanti ne perderemo nel corso della nostra vita? | Svelati i numeri dell’amicizia

Diversi studi hanno cercato di svelare il ‘mistero’ dell’amicizia cercando di capire quanti siano gli amici che una persona può avere nello stesso periodo della propria vita e quanti invece si perdono nel corso degli anni

Spesso si sente dire che i veri amici ‘si contano sulle dita di una mano’. Che questo sia vero o meno non è ancora del tutto chiaro anche se la scienza prova da tempo, attraverso vari studi, a capire quale sia il ‘numero perfetto’ dell’amicizia ovvero quanti siano gli amici che, in media, una persona potrebbe avere nello stesso periodo di tempo. Ma anche quante siano le amicizie che si perdono nel corso degli anni. Ecco cosa dicono gli studi.

Chi ha una vita lunga avrà solo 1 o 2 amici alla fine
Amici, qual è il numero perfetto e quanti ‘scompaiono’

Amici, qual è il numero perfetto e quanti ‘scompaiono’

Secondo quanto emerso da uno studio del 2016 il numero di amici necessari per migliorare le nostre vite sarebbe sei. Mentre un altro studio del 2020 condotto da Suzanne Degges-White, professoressa alla Northern Illinois University, afferma che le donne di mezza età basta avere tre o più amici per aumentare il loro livello di soddisfazione generale. Robin Dunbar, nel suo libro Friends: Understanding the Power of Our Most Important Relationships spiega invece quali sono i sette pilastri dell’amicizia, tra i quali il fatto che la persona ‘prescelta’ abbia un senso dell’umorismo simile al proprio, fattore chiave per poter ridere delle stesse cose e trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda. Gli altri fattori sono il parlare la stessa lingua o dialetto, crescere nel medesimo posto, avere un simile background educativo e gli stessi hobby o interessi, condividono una simile visione della società, della religione o della politica e hanno gusti musicali simili.

Quali sono i pilastri dell’amicizia

Secondo l’indagine Friendships files sono sei le forze che alimentano l’amicizia ovvero il numero di ore trascorse insieme in spazi comuni come scuola, lavoro, chiesa, o praticando uno sport o un hobby; l’attenzione a non perdere chi potrebbe diventare un grande amico; l’intenzione di prendere l’iniziativa; i rituali per continuare a fare cose insieme, come cene regolari, un club del libro, giocare a una partita di calcio la domenica o persino far funzionare un gruppo WhatsApp; l’andare oltre ciò che è socialmente consentito, come ad esempio condividere un mutuo o andare in terapia insieme.

E infine la flessibilità o grazia, ovvero perdonare alcune cose e andare avanti. Dunbar aggiunge che quando ti innamori sono due gli amici che si perdono e questo è dovuto al fatto che si investe molto tempo ed energia mentale nella relazione, arrivando a ‘sacrificare’ due amicizie.

Altri ‘numeri’ legati alla sfera dell’amicizia

  • 200 ore sono il tempo che bisogna investire affinché un conoscente finisca per essere un amico (Lo studio è del genetista e cronobiologo Jeffrey Hall)
  • 15 sigarette al giorno è la conseguenza dell’assenza di amicizie e dell’isolamento: la solitudine ha un impatto sulla salute equivalente a fumare 15 sigarette al giorno. (Il dato è fornito da una nota e molto citata meta-analisi del 2010 guidata dalla professoressa Julianne Holt-Lunstad della Brigham Young University nello Utah)
  • Sono 40 le ragioni che spiegherebbero perchè è difficile fare nuove amicizie in età adulta. Le hanno suddivise in tre gruppi che gli autori dello studio hanno chiamato sfiducia, mancanza di tempo e introversione.
  • Se hai una lunga vita finirai con uno o due amici nella tua cerchia più stretta (1.5 secondo i calcoli di Dunbar), il resto cadrà nel dimenticatoio.
Chi ha molti parenti tenderà ad avere meno amici
Altri ‘numeri’ legati alla sfera dell’amicizia

La teoria delle 150 connessioni

150 connessioni: secondo i calcoli dello psicologo e antropologo dell’Università di Oxford Robin Dunbar è questo il numero di relazioni stabili e significative che possiamo mantenere allo stesso tempo. 150 connessioni tra familiari e amici. La teoria organizza queste 150 connessioni in cerchi concentrici segnati dalle differenze qualitative delle relazioni. Ad esempio, limita la cerchia degli amici intimi a cinque mentre possono essere fino a 1500 i nomi che possono suonarci familiari e fino a 5000 i volti che possono sembrare familiari. Il numero di Dunbar è stato messo in discussione da altri studi, tra cui quello guidato dal professore dell’Università di Stoccolma Johan Lind., che sostiene che non vi sia limite numerico nelle relazioni umane.