I due scienziati fondatori di BioNTech e che hanno collaborato con Pfizer allo sviluppo del vaccino anti Covid ritengono che nei prossimi anni sarà disponibile anche un vaccino contro il tumore
Quella della lotta contro il tumore resta certamente una delle principali sfide per ricercatori e medici e, stando agli annunci degli ultimi giorni, potrebbe portare a risultati concreti prima di quanto si possa immaginare. Almeno stando a due scienziati che si sono occupati, dopo l’avvio della pandemia di Covid, a lavorare in coordinamento con Pfizer per sviluppare il vaccino contro una malattia che, nella sua fase iniziale, provocava un quantitativo di decessi estremamente elevato; e secondo loro non bisognerà attendere troppo prima che sia pronto e disponibile anche un vaccino contro il tumore. Parole avvalorate dal fatto che tale vaccino è in fase di sviluppo e se le evidenze scientifiche confermeranno che è davvero in grado di ‘uccidere’ i tumori, in un prossimo futuro potrebbe essere reso disponibile.

Presto un vaccino che sconfigge i tumori? L’annuncio di 2 scienziati molto conosciuti
Le dichiarazioni arrivano dai professori Ozlem Tureci e Ugur Sahin: i due, che sono anche coniugi, ritengono che tale vaccino sarà disponibile prima di 10 anni e hanno anche azzardato una data possibile, con un annuncio alla Bbc. I due fondatori di BioNTech hanno dichiarato: “Un vaccino contro il cancro sarà ampiamente disponibile per i pazienti prima del 2030”.
La loro società si occupa di effettuare ricerche usando l’RNA messaggero, un principio questo già impiegato tra il 2020 ed il 2021 per lo sviluppo del vaccino contro il Covid ed anche nel caso dei tumori il principio potrebbe dunque essere similare. Nel corso di un’intervista rilascitaa al programma Sunday with Laura Kuenssberg, in onda sulla rete inglese, il professor Ozlem Tureci ha sottolineato: “Riteniamo che una cura per il cancro, o per cambiare la vita dei malati di cancro, sia a portata di mano”.

Vaccino anti tumore: ottimismo grazie ai successi contro il Covid
L’ottimismo che ha portato a questa dichiarazioni sarebbe legato proprio alle scoperte e al successo che il vaccino anti-Covid ha portato, peraltro con tempi di sviluppo estremamente rapidi e per certi versi mai visti prima. Gli scienziati sperano che tale vaccino riesca ad insegnare, usando la tecnologia dell’mRNA, all’organismo sia a riconoscere che ad attaccare i tumori debellandoli.
Con un obiettivo: “Utilizzare l’approccio vaccinale per garantire che, subito dopo l’intervento chirurgico, i pazienti ricevano un vaccino personalizzato, che induca una risposta immunitaria in modo che i linfociti T nel corpo del paziente possano eseguire lo screening delle cellule tumorali rimanenti ed eliminarle“. Alla domanda della giornalista in merito al fatto che tale vaccino potrebbe non funzionare gli scienziati hanno risposto: “Non credo”. Dicendosi dunque certi che porterà dei risultati concreti, sottolineando però che bisognerà poi valutare come il vaccino verrà dai medici usato in combinazione con eventuali interventi chirurgici.