Salute e vaccino figli: come si decide se i genitori sono in disaccordo? La legge non è come si crede

Se mamma e papà sono in disaccordo circa le cura da somministrare al figlio, chi decide? Ecco cosa dice la legge.

Se i genitori sono in disaccordo circa la somministrazione del vaccino o di altre cure mediche, chi decide per tutelare la salute del minore? È un quesito che si pongono tantissime coppie quotidianamente, soprattutto se vivono uno stato di separazione o di divorzio, essendo egualmente obbligati alla cura e al sostegno economico ed emotivo del proprio figlio.

Genitori discutono
Genitori in contrasto per le cure dei figli, come procedere?
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Non solo però nei casi di rottura della convivenza o del matrimonio sorgono dei contrasti tra mamma e papà circa la tutela della salute del minore, anche le coppie che hanno tendenzialmente un rapporto basato sulla comunicazione chiara e limpida possono scontrarsi su questo tema.

Si tratta di fatto, di questioni delicate che investono la cosiddetta sfera personalissima dell’individuo, ecco perché la legge in tali casi prevede una risposta immediata e precisa. Negli ultimi anni si è molto discusso circa la somministrazione del vaccino anti covid per i bambini, in tanti si sono detti contrari circa i possibili effetti collaterali che ne potrebbero scaturire. Ma dunque, facendo un esempio se mamma è contraria al vaccino mentre papà ritiene che sia necessario chi avrà ragione?

Mamma è contraria al vaccino per il figlio, papà è invece favorevole, come procedere?

In questo caso la legge prevede che i genitori in disaccordo sulle cure ed i vaccini per i figli possano rivolgersi al giudice, è quanto stabilito dall’articolo 316 comma secondo del codice civile. Ascoltate le motivazioni e le ragioni di entrambi i coniugi e del minore, se ha compiuto i 12 anni e se è in grado di intendere e di volere, il giudice comunicherà la decisione che ritiene più opportuna nell’interesse del figlio. Non si tratta di una decisione terza, il giudicante si limita ad accogliere quella proposta da uno dei due coniugi. Laddove non si trovasse un accordo, il giudice attribuirà potere decisionale al genitore che ritiene più adeguato per la cura del proprio figlio.

Martelletto giudice
In caso di contrasto il giudice può decidere
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Sentenze recenti hanno chiarito che il genitore propenso e favorevole alla vaccinazione del minore può procedere anche senza previo consenso dell’altro, poiché si tratta di uno strumento atto alla tutela della salute e raccomandato dalla comunità scientifica, autorizzato dunque dagli enti competenti.

Dunque in caso di contrasto tra mamma e papà, il genitore favorevole alla somministrazione del vaccino può chiedere al giudice di emettere un provvedimento di autorizzazione per procedere, in questo caso il coniuge dissenziente non potrà opporsi. Il motivo di questa procedura è da ricercarsi nell’esigenza di tutelare il diritto alla salute del minore che non è in grado di assumere decisione autonome.

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