Addio a Biagio Conte, il missionario laico degli ultimi | Ha dato un tetto a migliaia di persone

Il suo nome era Biagio Conte, ma tutti a Palermo lo conoscevano come fratel Biagio, specialmente coloro che grazie al suo notevole contributo erano riusciti a tirarsi fuori da una condizione di povertà, emarginazione e disagio. 

Si è spento all’età di 59 anni, fratel Biagio Conte, e la notizia della sua morte ha fatto rapidamente il giro del web, toccando molto soprattutto i palermitani. Un paio d’anni fa aveva scoperto di avere un cancro al colon, ma nonostante la malattia aveva proseguito la sua missione, assistendo migliaia di persone nel capoluogo siciliano che non hanno un tetto per vivere. Nel corso della sua vita fratel Biagio ha aiutato i migranti, ma anche le prostitute, gli ex detenuti, i clochard, fornendo un pasto caldo e un posto dove dormire nelle sedi della sua “Missione di speranza e carità”.

addio a biagio conte
addio a biagio conte – foto rete – newnotizie.it

Purtroppo la città di Palermo già sapeva che le condizioni del 59enne non erano affatto buone. Il tumore al colon ha portato ad un progressivo peggioramento della sua salute, fino alla morte. Anche in agonia ha voluto rivolgere un ultimo pensiero a chi non ha niente: “Restiamo uniti per un mondo migliore perché insieme possiamo farcela: non muri ma ponti”.

Fratel Biagio Conte era nato in una ricca famiglia di costruttori edili ma gli bastarono pochi anni di lavoro assieme al padre, in adolescenza, per restare profondamente turbato dalle disuguaglianze sociali e dai disastri perpetrati dalla mafia.

Fratel Biagio Conte, una vita per la sua Palermo: la lotta alla povertà

All’età di 27 anni Biagio Conte decise di spogliarsi di tutti i suoi averi, proprio come fece Francesco d’Assisi, e di vivere come un eremita nelle montagne dell’entroterra siciliano. Nel 1991 si recò in pellegrinaggio a piedi ad Assisi, in modo tale da abbracciare in maniera ancora più completa gli insegnamenti di San Francesco.

In un primo momento il suo obiettivo era quello di recarsi in Africa, ma tornato a Palermo si rese conto del profondo disagio vissuto da molti suoi concittadini. Per questo decise di impegnarsi completamente nel capoluogo siciliano, indossando il saio e imbracciando il bastone, arrivando a mettere in piedi la citata Missione Speranza e Carità.

missionario laico degli ultimi
missionario laico degli ultimi – foto rete – newnotizie.it

Un progetto che nel giro di 30 anni è andato allargandosi, portando alla realizzazione di altre due strutture: La Cittadella del povero e della speranza e La Casa di accoglienza femminile. Ad oggi le tre sedi accolgono più di mille persone e garantiscono tre pasti al giorno ai poveri e ai disagiati, assicurando anche vestiti puliti e assistenza medica.

Per ottenere maggiori risorse per le sue opere, fratel Biagio Conte è arrivato spesso a ricorrere a maniere forti per farsi ascoltare dalle istituzioni, come lo sciopero della fame.

Il miracolo ricevuto a Lourdes e l’incontro con i Papi

Il 59enne era certo di aver ricevuto anche un miracolo. Si recò alla Madonna di Lourdes in sedia a rotelle a causa dello schiacciamento di alcune vertebre: dopo il bagno nella vasca ne uscì ritto in piedi.

“Subito dopo essermi immerso ho avvertito come un fuoco dentro che mi ha permesso di tornare non a camminare, ma a correre verso le tante persone che me lo chiedono”, raccontò Biagio Conte, che nel corso della sua vita incontrò anche Papa Benedetto XVI e Papa Francesco.

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