Gettoni telefonici, attenzione: alcuni potrebbero valere una fortuna | Ecco quali sono i più rari

Da simbolo delle vacanze italiane dagli anni ’60 agli anni ’80, i gettoni sono finiti nel dimenticatoio, ma alcuni di essi potrebbero valere una fortuna

Era il 1927 quando la Stipel, la Società Telefonica interregionale Piemontese e Lombarda  realizzò un oggetto destinato a rimanere nella nostra storia: il primo gettone telefonico.

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L’occasione per lanciarlo fu la Fiera di Milano, ma era solamente lì che i primi gettoni potevano essere utilizzati.

Bisognerà infatti attendere il 1945 per i gettoni pubblici, data in cui la TETI, una delle storiche compagnie telefoniche italiane, realizzò il primo gettone telefonico che poteva essere utilizzato in qualsiasi telefono pubblico.

I gettoni, unica moneta italiana a non essere realizzata dal Conio di Stato, rimasero “in attività” fino al 31 dicembre del 2001, anno in cui la Telecom decise di mandarli in pensione.

Il loro valore affettivo, però, è rimasto intaccato, ma non solo.

Anche il loro valore economico può raggiungere cifre importanti. 

Vediamo quali sono i gettoni più richiesti dai collezionisti e che potrebbero valere una fortuna.

Gettoni telefonici, attenzione: alcuni potrebbero valere tantissimo: ecco quali sono i più desiderati dai collezionisti

I gettoni sono l’unica moneta italiana a non essere realizzata dal Conio di Stato, ma ai tempi del loro utilizzo venivano accettati tranquillamente come forma di pagamento anche nei negozi.

Sebbene come anticipato non si tratti di monete vere e proprie, proprio come queste ultime alcuni gettoni possono valere una fortuna grazie alla loro rarità.

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Una delle prime cabine telefoniche in Italia

Per poter stabilire il loro eventuale valore è necessario anzitutto datarli, ma non è l’unico elemento sufficiente.

Un collezionista esperto, infatti, valuterà altri fattori quali la conservazione, lo stato e l’anno di conio.

Uno degli elementi che ci aiuta a comprendere l’eventuale valore dei gettoni che abbiamo a casa sono le cifre, o le sigle, impresse su ciascuno di essi.

E sulla base dell’insieme di questi fattori ecco la lista dei più rari.

Il gettone telefonico della STIPEL del 1927

E’ il gettone più antico mai realizzato in Italia. Il suo valore varia fortemente in base allo stato di conservazione: dai 60/100 euro fino a 990 euro, la cifra a cui viene attualmente venduto su eBay.

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Il gettone nichelato della TIMO del 1928

Era il 1928 quando l’officina TIMO di Bologna coniò questo gettone nichelato. E’ uno dei gettoni più rari, e sul mercato il suo valore oscilla fra i 100 e i 200 euro in base allo stato di conservazione.

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Il gettone TELVE 1932

Un altro gettone particolarmente raro è quello di ottone coniato dalla TELVE nel 1932. All’asta il suo valore può superare i 250 euro e oltre, ma dipende sempre dallo stato di conservazione.

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Gettone SET 1934

Questo gettone venne realizzato dalle Officine SET a Napoli. Vi sono in circolazione differenti varianti, come ad esempio quella con il punto alla fine della sigla S.E.T o la variante con la corona formata da triangoli alternati che vanno dagli 8 agli 11 raggi. Con il punto finale, ad esempio, il suo valore può raggiungere i 180 euro.

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Il gettone in alluminio della TETI

Il gettone coniato dalla TETI nel 1935 è considerato anch’esso fra i più rari. Il valore parte dai 20 euro ma, in base allo stato di conservazione, può raggiungere i 200 euro.

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I gettoni del 1959: ecco quali valgono di più

Come anticipato nell’articolo, i gettoni del 1959 furono i primi ad essere coniati per le cabine pubbliche nonché quelli che rimasero in circolazione fino al 2001.

Per questo vi è un’enorme varietà di modelli. Quelli standard hanno il valore di 1 euro, mentre alcune serie, sempre se in buone condizioni, possono raggiungere cifre importanti.

Secondo la stima di diversi numismatici le serie più rare e richieste sono le seguenti:

  • Quelli con la sigla 7502, 7706, 7803, 7901, 8011 arrivano ai 15 euro
  • Mentre quelli con la sigla 6504, 7110, 7304, 7412, 7704 fino ai 50 euro.

C’è però su eBay un gettone venduto a una cifra altissima. Si tratta quello con la sigla 7805, considerato più raro degli altri.

L’esemplare in vendita sulla piattaforma riporta la dicitura CMM nel logo: è la sigla della Zecca Contruzioni Minuterie Metalliche di Catania.

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Questa versione del gettone viene venduta, pensate, a ben 3mila euro.

Che la quotazione sia onesta? Nel dubbio ricordatevi sempre di consultare un numismatico sia prima di procedere all’acquisto sia nel caso in cui abbiate in soffitta uno di questi gettoni.

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